Medicina preistorica: i segreti del bioma intestinale dei nostri antenati

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Un recente studio di un team di ricerca internazionale, in collaborazione con la Harvard Medical School, pubblicato su Nature, ha analizzato "paleofeci" umane per dimostrare come la flora intestinale dei popoli antichi fosse molto diversa da quella che attualmente vive dentro di noi.

La dott.ssa Meradeth Snow, ricercatrice dell'Università del Montana e responsabile della ricerca, ha affermato come lo studio del paleo bioma intestinale potrebbe offrire indizi per combattere malattie come il diabete che affliggono le persone che vivono nelle odierne società industrializzate.

"Abbiamo bisogno di microrganismi specifici nei giusti rapporti affinché i nostri corpi funzionino efficaciemente, è una vera relazione simbiotica. Ma quando studiamo le persone di oggi , in qualsiasi parte del pianeta, sappiamo che la specificità della loro flora intestinale è stata influenzata dal mondo moderno, sia attraverso la dieta, che attraverso prodotti chimici e l'uso di antibiotici" afferma la dott.ssa Snow.

lo studio quindi del microbioma pre-industrializzazione è fondamentale per capire le differenze con quello attuale e cosa possa comportare. Per fare ciò hanno studiato feci di oltre 1000 anni fa provenienti dalle aride grotte dello Utah e nel nord del Messico, famose per la loro straordinaria conservazione, grazie al microclima interno, che ha permesso di conservare i reperti in un ottimo stato.

Una volta recuperati i campioni, ed estratto il DNA di 8 di questi, sono stati confrontati con 789 campioni moderni di bioma intestinale, provenente da persone che consumavano diversi tipi di diete, dalle più industriali a quelle derivate da coltivazioni naturali. Le differenze tra le popolazioni di microbiomi sono state sorprendenti.

Un batterio ad esempio, il Treponema Succinifaciens, mai rinvenuto in una singola popolazione "industrializzata", era invece presente in tutti ed 8 i campioni di proto-bioma. Addirittura gli scienziati hanno evidenziato come ben il 40% dei microrganismi che componevano la flora intestinale antica non era stato mai visto prima.

La motivazione di questa considerevole differenza è sicuramente legata alle diversità sostanziali di stili di vita ed alimentazione, poiché nelle culture antiche i cibi erano molto diversi e raccoglievano una variegata collezione di microrganismi, senza contare l'assenza di utilizzo di antibiotici e quindi una proliferazione costante di medesimi biomi.

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