L'antenato dei "giganti della Terra" era un dinosauro velocista di...appena 30 centimetri

L'antenato dei 'giganti della Terra' era un dinosauro velocista di...appena 30 centimetri
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I sauropodi sono un gruppo di dinosauri dalla mole titanica. Gli animali più grandi che abbiano calpestato la Terra e possenti alimentatori delle fantasie dei paleontologi. Di recente abbiamo parlato di Golia il supersaurus più lungo mai vissuto. Ora un team di ricerca ha scoperto un antico e insolito antenato di questi giganti, dalle doti uniche.

La scoperta è stata effettuata da un team di paleontologi dell’Università di Bristol, in un sito a sud-ovest dell’Inghilterra. Gli scienziati hanno scovato una serie di prove sull’esistenza di un antico antenato dei sauropodomorfi, le cui caratteristiche fisiche erano molto diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati.

La creatura, infatti, nota col nome di Thecodontosaurus antiquus, era bipede ed aveva un’andatura eretta tale da conferirgli una notevole agilità e velocità. Anche le sue dimensioni non avevano nulla a che vedere con i suoi maestosi discendenti, essendo molto ridotte rispetto a questi ultimi.

I sauropodi sono conosciuti in tutto il mondo e sono marchiati a fuoco nell’immaginario collettivo con lo status di creature immense. A proposito delle loro dimensioni, sapete tra i sauropodi qual è il dinosauro più grande di tutti?

Negli ultimi anni sono stati portati alla luce numerosi reperti fossili legati a queste creature, che hanno contribuito notevolmente a rafforzare il loro status quo e a definirne ulteriormente i tratti caratteristici.

I sauropodi erano erbivori quadrupedi imponenti, dotati di colli lunghi e teste piccole, in relazione alle gigantesche dimensioni corporee. Lo studio odierno, descrivendo le caratteristiche dell’antenato vissuto circa 20 milioni di anni prima della loro comparsa, ha individuato una piccola eccezione alla mastodontica genia.

La taglia del discendente dei sauropodi era di appena 30 centimetri in posizione eretta, il ché lo attesta come un vero e proprio “soldo di cacio” al principio di una stirpe di giganti.

Dall’analisi dei reperti fossili, i ricercatori lo hanno datato a circa 200 milioni di anni fa, nel Triassico superiore. Possedeva affinità fisiche più vicine ai velociraptor che ai sauropodi stessi, come dimostra la muscolatura a rapida contrazione dei suoi arti posteriori. Ciò gli conferiva una struttura da corridore e gli permetteva di sfuggire ai predatori avvalendosi della sua fulminea velocità.

Dallo studio della conformazione ossea è stato possibile appurare la capacità della creatura di effettuare movimenti di torsione in corsa, che avrebbero consentito a questo “diavoletto al fulmicotone” di virare in modo repentino per sottrarsi alle fauci dei feroci inseguitori.

Gli arti anteriori, invece, per quanto dotati di una muscolatura meno sviluppata e quindi inadatta alla deambulazione, erano molto flessibili ed abili, permettendo alla creatura di servirsene per lacerare e portare il cibo alla bocca, oltre a sfruttarli per raggiungere posizioni ad altezze proibitive.

La scoperta rappresenta un tassello affascinante per comprendere lo sviluppo del gruppo dei sauropodomorfi e i processi squisitamente evolutivi che hanno permesso ai primi piccoli esponenti bipedi di svilupparsi in quelli che oggi sono conosciuti come i più grandi animali che abbiano mai vissuto sul nostro pianeta.

Di seguito vi proponiamo una ricostruzione di Thecodontosaurus antiquus, appartenente al gruppo di ricerca dell’Università di Bristol, ad opera del paleoartista Gabriel Ugueto.

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