Gli antichi egizi potrebbero aver usato i babbuini per acciuffare i criminali

Gli antichi egizi potrebbero aver usato i babbuini per acciuffare i criminali
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L'Antico Egitto è una delle civiltà più affascinanti ed enigmatiche del mondo. La loro cultura, gli usi e costumi erano davvero incredibili, e ancora oggi scopriamo cose inaspettate sul loro conto. Gli abitanti dell'Egitto, infatti, utilizzavano molto probabilmente una bizzarra creatura per catturare i trasgressori, altro che cani poliziotti.

Sappiamo che il popolo amava i gatti, ma non solo: gli antichi egizi "vedevano gli animali come rappresentazioni degli aspetti divini dei loro dei". Anche il babbuino (sì, avete letto bene) aveva spazio all'interno della cultura... e queste scimmie venivano utilizzate molto probabilmente come dei veri e propri "cani poliziotti".

Secondo quanto riporta il sito web World History Encyclopedia, durante la V dinastia, la polizia aveva il compito di sorvegliare i luoghi pubblici (come mercati, templi, parchi) e spesso usava cani e scimmie addestrate per arrestare i criminali.

Queste nobili creature erano legate ad Amon-Ra e Thoth, alcune delle divinità più potenti e rispettate della cultura. Inoltre un'opera d'arte dell'Antico Regno mostra chiaramente un babbuino con una presa salda sulla gamba di una persona, come se stesse cercando di fermarlo (così come potrete osservare in calce alla notizia).

Nell'opera, che oggi si trova nel Museo Egizio del Cairo, la scimmia è assicurata da un guinzaglio tenuto da un'altra persona (molto probabilmente il poliziotto). Il babbuino (Papio hamadryas) era un motivo ricorrente nell'arte e nella religione egizia, dalle statuette predinastiche alle tradizioni funerarie successive.

D'altra parte, poiché gli animali erano legati a Thoth, dio del giudizio nella religione egiziana, sembra molto plausibile che quella raffigurata sia una rappresentazione simbolica del potere di un magistrato.

Gli antichi egizi potrebbero aver usato i babbuini per acciuffare i criminali