Questo è l'esempio più antico di "guerra" umana: risale a 18.000 anni fa

Questo è l'esempio più antico di 'guerra' umana: risale a 18.000 anni fa
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Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports riporta che uno dei più antichi cimiteri di guerra conosciuti, scoperto nella valle del fiume Nilo, non ha avuto necessariamente origine da una singola battaglia epica. Le anime sepolte in questo luogo, infatti, sono il risultato di più schermaglie. Il motivo di queste guerre?

Secondo gli scienziati la causa potrebbe essere un luogo ambito in un paesaggio devastato dai cambiamenti climatici. Poiché uomini, donne e bambini sono stati tutti colpiti e sepolti in modi simili (alcuni presentavano addirittura ferite guarite), gli autori pensano che la violenza sia stata causata da schermaglie, incursioni o imboscate.

Il cimitero di Jebel Sahaba è datato tra il 13.400 e il 18.600 anni fa ed è considerato la prova di uno dei più antichi esempi al mondo di violenza organizzata. La frequenza delle ferite rimarginate nel sito coincidono con la fine dell'ultima era glaciale. Questo estremo cambiamento climatico (ecco quanto era fredda l'era glaciale) trasformò il deserto del Sahara orientale in una regione fredda e iper arida, con solo pochi luoghi ospitali per l'uomo.

La valle del fiume Nilo era proprio uno di questi luoghi: con facile accesso all'acqua, ai pesci e alla vegetazione. Molto presto, quindi, questa zona ristretta - a causa delle forti fluttuazioni del livello dell'acqua - divenne molto affollata da cacciatori-raccoglitori e la competizione per le risorse iniziò a farsi sempre più violenta.

"Le pressioni territoriali e ambientali innescate dai cambiamenti climatici sono molto probabilmente responsabili di questi frequenti conflitti tra quelli che sembrano essere gruppi di cacciatori-pescatori-raccoglitori semi-sedentari della Valle del Nilo culturalmente distinti", concludono infine gli autori dello studio.