L'app deep fake "Fakeyou" può falsificare le voci: il Garante avvia un'istruttoria

L'app deep fake 'Fakeyou' può falsificare le voci: il Garante avvia un'istruttoria
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Il Garante per la Privacy ha annunciato di aver aperto un’istruttoria nei confronti di una società “The Storyteller Company - Fakeyou” per l’applicazione Fakeyou che è in grado di falsificare le voci anche di personaggi famosi.

L’app, nella fattispecie, sarebbe in grado di riprodurre file di testo mediante voci false ma realistiche, che potrebbero trarre in inganno gli utenti. “Le preoccupazioni del Garante si indirizzano verso i potenziali rischi che potrebbero determinarsi da un uso improprio di un dato personale, quale è appunto la voce” si legge nel comunicato relativo all’istruttoria, in cui l’Autorità ha chiesto alla compagnia di trasmettere ogni elemento utile a fare chiarezza.

La società dovrà, tra l’altro, fornire le modalità di “costruzione” della voce dei personaggi famosi, il tipo di dati personali trattati, nonché le finalità del trattamento dei dati riferiti ai personaggi noti e agli utenti che utilizzano l’app” continua il Garante, che ha anche chiesto a The Storyteller Company di indicare l’ubicazione dei data center che archiviano i dati personali, “sia con riferimento agli utenti registrati dall’Italia, sia ai personaggi noti, e le misure tecniche ed organizzative adottate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio”.

Le preoccupazioni evidentemente sono legate all’uso per scopi politici di tali tool. Della questione politica e deepfake se ne era parlato già qualche anno fa quando Striscia La Notizia diffuse il video fake di Renzi.