App di parental control rimosse da Apple: "a rischio la privacy degli utenti"

App di parental control rimosse da Apple: 'a rischio la privacy degli utenti'
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Nell'ultimo fine settimana si è a lungo parlato della decisione di Apple di rimuovere da App Store di iOS le applicazioni di terze parti legate al parental control e che consentivano ai genitori di ottenere un controllo maggiore sul tempo trascorso dei figli sullo smartphone.

Apple ha voluto allontanare le indiscrezioni legate alla concorrenza, ed in un comunicato diffuso ha affermato che la scelta è stata presa per proteggere la riservatezza dei propri utenti.

"Recentemente abbiamo rimosso diverse app di parental control dall'App Store e l'abbiamo fatto per un semplice motivo: mettono a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti. E' importante capire perchè e come è successo" ha affermato la Mela in una nota.

A quanto pare il nocciolo della questione sarebbe legato all'uso di tecnologie di gestione dei dispositivi che erano incluse nelle applicazioni. Gli strumenti in questione forniscono il controllo e l'accesso sulla posizione degli utenti, l'utilizzo delle applicazioni, gli account di posta elettronica e chiedevano anche di ottenere l'accesso ai permessi della fotocamera e la cronologia di navigazione.

Secondo Apple, è stata rilevata una "violazione delle nostre linee guida dell'App Store" che sono state aggiornate nel 2017.

Pur riconoscendo che la tecnologia ha usi legittimi nel contesto delle aziende che cercano di monitorare e gestire i dispositivi aziendali per controllare i dati e l'hardware, Apple sottolinea che si tratta "di una chiara violazione delle politiche di App Store, per un consumatore privato".

La società ha anche precisato di aver comunicato agli sviluppatori della violazione e questi hanno trenta giorni di tempo per distribuire gli aggiornamenti.

Apple con iOS 12 ha introdotto la funzione Screen Time, che consente di limitare l'uso degli smartphone. Nonostante ciò però alcuni bambini hanno trovato un modo per aggirarlo.