App Store: Apple aggiunge le app "non in elenco", ma con severe limitazioni

App Store: Apple aggiunge le app 'non in elenco', ma con severe limitazioni
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Dopo aver semplificato le procedure di rimborso su App Store, Apple ha annunciato che permetterà agli sviluppatori di caricare app non in elenco sul proprio store digitale, in modo che solo gli utenti dotati di un apposito link possano accedervi e che esse non appaiano tra i risultati di ricerca nel negozio virtuale.

Apple ha però chiaramente precisato che le app non in elenco sono pensate per scuole e aziende, rendendone possibile la pubblicazione solo tramite Apple Business Manager e Apple School Manager, reiterando inoltre che le app Unlisted sono "ideali per un pubblico limitato", come i membri di un'organizzazione o di un'azienda o gli studenti di una scuola, o ancora specifici gruppi di impiegati in una compagnia più grande.

A rendere più complicato il processo di pubblicazione di un'app non in lista vi è anche il fatto che gli sviluppatori non possono inserirle manualmente sull'App Store, ma devono inviare una richiesta ad Apple, che si riserva di accettare o meno la domanda dell'utente. Apple ha anche spiegato che, per creare da zero un'app privata, gli sviluppatori dovranno creare un nuovo App Record su App Store, caricare il file binary e poi "impostare il metodo di distribuzione su "pubblico"". Solo dopo l'approvazione di Apple, quest'ultimo potrà essere modificato in "non in elenco".

La procedura è invece più semplice per coloro che desiderano trasformare in Unlisted un'app già pubblica, e che possono farlo inviando semplicemente una richiesta ad Apple. Infine, il colosso di Cupertino ha spiegato che non approverà app Unlisted in beta, e che dunque ogni app che viene sottoposta all'azienda deve essere pronta alla release ufficiale.

Con ogni probabilità, come fa notare The Verge, la rigidità di Apple sul tema dipende dal precedente fallimento del Developer Enterprise Program, che permetteva gli sviluppatori di testare internamente e diffondere le proprie app prima che fossero ufficialmente approvate dall'azienda di Cupertino.

Il programma è stato utilizzato da numerosi sviluppatori per pubblicare giochi piratati, app per scommesse e contenuti sensibili senza l'autorizzazione di Apple, che evidentemente non vuole che il problema si ripeta anche questa volta. Intanto, a inizio gennaio è stata scoperta una nuova app-truffa su Apple Store.