Apple AR sarà un successo? Le prospettiva di vendita fino al 2030 sono rosee

Apple AR sarà un successo? Le prospettiva di vendita fino al 2030 sono rosee
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Che Apple AR sia pronto al lancio è cosa ormai certa: il primo visore in mixed-reality di Cupertino dovrebbe infatti essere lanciato alla WWDC. Ma sapete che ci sono già delle stime dei guadagni di Apple dal settore AR e VR da qui al 2030? I numeri sono veramente impressionanti.

Le stime sono state riportate da WCCFTech, e parlano di un ricavo totale di 39 miliardi di Dollari all'anno entro il 2030, ovvero del 10% dell'intero volume d'affari annuale della Mela Morsicata per la fine di questa decade. Le stime sono state effettuate dall'analista Gene Munster, che spiega però che questa crescita non sarà repentina e non si verificherà nel prossimo futuro.

Al contrario, i dati di Munster si basano sulle previsioni di crescita del mercato AR e VR in generale, perciò sono sempre soggette ad una certa volatilità. L'analista ha spiegato che "credo che il trend verso dei dispositivi tecnologici sempre più immersivi sia destinato a continuare, spalancando la strada ad un mercato headset molto più robusto. Nel 2030, credo che il segmento degli headset indossabili e degli smartglasses potrebbe ammontare al 10% di tutto il business di Apple, una cifra paragonabile a quella dei settori Mac e iPad".

Ovviamente, date le scarse stime di vendita di Apple AR, che parlano di meno di un milione di visori venduti nel 2023, è improbabile che questo risultato possa arrivare entro la metà di questa decade: saranno probabilmente le innovazioni nell'IA e nel Metaverso dei prossimi anni a cementare il successo della proposta AR e VR di Cupertino, che quest'anno potrebbe, nel migliore dei casi, fare dei ricavi per tre miliardi di Dollari.

In più, con il lancio di un Apple AR "low cost", già previsto tra il 2024 e il 2025, è possibile che le vendite dell'headset aumentino ulteriormente: un'eventualità già prevista dal colosso di Cupertino, secondo cui i suoi visori arriveranno piano piano a sostituire persino gli iPhone, i suoi prodotti di maggior successo.