Apple difende la scelta di rimuovere il jack da 3,5 mm

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A seguito della presentazione ufficiale di iPhone 7 ed iPhone 7 Plus, i dirigenti Apple si sono concessi ai microfoni delle principali testate internazionali per discutere dei nuovi prodotti svelati durante il keynote autunnale.

Tra questi figurano Phil Schiller e Dan Riccio, rispettivamente SVP del marketing ed hardware engineering di Apple, i quali si sono soffermati principalmente su quella che è una delle grandi novità del nuovo cellulare: l’assenza del jack da 3,5 millimetri per le cuffie.
Avevamo un connettore vecchio cinquant’anni, che altro non era che un buco riempito d’aria, il quale non faceva altro che occupare spazio che poi si è rivelato prezioso. L’ingresso ci stava bloccando. Era n lotta con lo spazio della telecamera e dei processori, oltre che ovviamente la batteria. E, francamente, quando ci siamo trovati di fronte ad una soluzione non solo moderna, ma anche migliore, abbiamo scelto di eliminarlo” ha affermato Riccio, il quale poi ha svelato che gli ingegneri hanno lavorato duramente per conservare tutte le tecnologie che poi abbiamo visto nell’iPhone 7 in una scocca in alluminio relativamente sottile.
Come gli iPhone precedenti, anche iPhone 7 include un piccolo circuito sporgente per la fotocamera battezzato Driver Ledge che ospita i driver video e la retroilluminazione.
L’eliminazione del jack 3,5mm ha liberato una quantità di spazio che è stata utilizzata per installare più facilmente il motore Taptic Engine. Inoltre, il margine di altezza in più ha permesso ad Apple di installare delle batterie più grandi. L’iPhone 7 da 4,7 pollici include una batteria del 14% più grande dell’iPhone 6s, mentre il Plus ha una cella del 5% più capiente rispetto al suo predecessore. Nel rimuovere questo ingresso, Apple ha anche eliminato un punto chiave d’ingresso per i liquidi, permettendo quindi all’azienda di soddisfare a pieno le specifiche di impermeabilità richieste per ottenere la licenza IPX7.
E mentre molti credono che Apple voglia ancorare i propri clienti all’ingresso Lightning, l’azienda afferma che questo è solo il primo passo verso la creazione di un ecosistema interamente wireless. A conferma di ciò sono anche state annunciate le cuffie AirPods, che sono in grado di funzionare perfettamente senza fili con altri prodotti iOS e Mac.
Il chip W1 è il fulcro di tutti gli auricolari Airpods: “come potete immaginare, sviluppando il nostro chip Bluetooth abbiamo ottenuto il controllo totale sul processo di accoppiamento. Le cuffie utilizzeranno una connessione Bluetooth, ma dietro ci sono molti segreti” ha affermato John Ternus, il quale ha confermato che le cuffie AirPods richiederanno semplicemente l’apertura della confezione (che può anche essere utilizzata per la ricarica) per effettuare l’associazione ad un iPhone. In questo modo, iCloud sincronizzerà la coppia di AirPods in automatico ad altri dispositivi di proprietà per la commutazione automatica della sorgente audio. Un rapporto pubblicato da ReCode afferma che AirPods sono compatibili anche con altri dispositivi Bluetooth, ma in questo caso l’associazione dovrà essere fatta manualmente.
E’ un progetto avanzato tipo la Apple Penci. Abbiamo iniziato a lavorarci su quando abbiamo iniziato a progettare Apple Watch in quanto sapevamo che avremmo avuto bisogno di una grande soluzione audio wireless” rivela Phil Schiller il quale ha ricordato che anche in passato la Mela ha preso delle decisioni drastiche, rimuovendo unità floppy e tastiere fisiche sui telefono. Decisioni che poi, secondo lo stesso, hanno cambiato il mondo.