Apple duramente colpita dai lockdown cinesi: il lancio di iPhone 14 è a rischio

Apple duramente colpita dai lockdown cinesi: il lancio di iPhone 14 è a rischio
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Solo ieri vi abbiamo raccontato che la produzione di iPhone 14 sarebbe in anticipo, ma oggi ci vediamo costretti a fare dietrofront. Infatti, mentre Foxconn chiedeva ad Apple di assumere nuovi operai per la produzione anticipata del suo smartphone, la città di Zhengzhou è finita in lockdown a causa dei contagi da Covid-19.

A riportare la notizia è il South China Morning Post, che spiega che il Governo di Pechino ha indetto un lockdown duro della durata di almeno sette giorni per tutta la città. Al momento, Zhengzhou non è l'unica città cinese in lockdown, poiché anche Shanghai e Pechino sono state "chiuse" dalle autorità governative del Paese asiatico, causando enormi problemi per le catene produttive globali, soprattutto nel settore dell'elettronica.

Il lockdown avrebbe dunque imposto a Foxconn, che ha sede proprio a Zhengzhou, di fermare le nuove assunzioni nella filiera di iPhone 14, il che potrebbe causare ingenti rallentamenti nella produzione del dispositivo. Alcuni insider, addirittura, parlano di un ritardo nell'uscita sul mercato del telefono (come già avvenuto nel 2020 con iPhone 12), mentre altri, più ottimisti, ritengono che esso verrà rilasciato sempre nel mese di settembre ma con scorte ridotte rispetto a quanto previsto, a seconda di quanto durerà il lockdown di Zhengzhou.

D'altro canto, le limitate scorte di lancio di iPhone 13 non ne avevano ridotto il successo presso il pubblico, perciò la stessa cosa potrebbe avvenire anche con iPhone 14, nella speranza che lo smartphone possa arrivare a soddisfare la domanda entro la stagione natalizia.

L'impianto di Zhengzhou di Foxconn, comunque, produce l'80% di tutti gli iPhone in commercio nel mondo, perciò una sua chiusura prolungata in seguito ad un lockdown generalizzato potrebbe distruggere i piani futuri di Apple e le sue prospettive di vendita. Pare inoltre che Foxconn non sia riuscita ad abilitare la politica dei "closed loops", che permette agli operai di tornare a lavorare in condizioni sicure, imponendo tuttavia loro dei turni molto più lunghi di quelli standard.