Apple e Google confermano che la chiusura della app su iOS ed Android non migliora la batteria

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Per molti utenti, chiudere le applicazioni su iOS ed Android rappresenta un processo automatico in quanto, a detta di molti, questi appesantiscono la batteria andando a diminuire l'autonomia.

Tuttavia, nell'ultima settimana sia Apple che Google hanno confermato che questo processo non fa assolutamente nulla per migliorare l'autonomia. Anzi, Hiroshi Lockheimer, VP of Engineering di Android, attraverso il proprio account ufficiale Twitter ha addirittura affermato che questo potrebbe peggiorare la situazione.
Su entrambi i sistemi operativi ci sono quattro stati per le applicazioni, che vengono impostati in automatico a seconda dell'utilizzo che si sta facendo del dispositivo. Questi stati sono “non in esecuzione” quando è avviata ma non sta facendo assolutamente nulla, “attiva” quando l'utente la sta utilizzando, “background” quando è avviata ma non attiva, quindi se ne sta utilizzando un'altra e potrebbe procedere al download dei tweet o delle email, e “sospesa” quando l'app è in background ma non sta facendo nulla.
Su entrambi i sistemi operativi, ci sono degli algoritmi che gestiscono la memoria e fanno chiudere le applicazioni inutilizzate per un lasso di tempo.
Il processo di chiusura però non porta ad alcun guadagno in termini di batteria. Per farla durare di più basta utilizzare il risparmio energetico o abilitare Doze su Android, oltre a disabilitare la localizzazione per le applicazioni che non ne hanno bisogno o inserire la modalità aereo.