Apple ha fatto fuori le app anti-censura dal suo store cinese

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Solo poche ora fa vi abbiamo raccontato i come il Governo russo abbia preso misure per vietare i proxy all'interno del Paese. Brutte notizie anche per i cinesi: Apple ha rimosso dal suo store cinese tutte le app per superare le forti limitazioni imposte alla navigazione online.

Il fattaccio è avvenuto lo scorso sabato mattina, quando numerosi sviluppatori hanno ricevuto la notifica di avvenuta rimozione per violazione delle leggi del Governo cinese.

Le norme cinesi su cosa si può discutere o meno sul web sono particolarmente rigide, ed esistono tutta una serie di argomenti che sono dei veri e propri tabù tra cui la democrazia, le rivendicazioni del Tibet e il massacro di piazza Tienanmen.

La mannaia di Apple ha colpito i VPN che permettono di mascherare l'attività degli utenti sul web.

Tra le compagnie colpite c'è ExpressVPN che ha ricordato agli utenti cinesi come accedere agli App Store stranieri, in modo da eludere le misure restrittive adottate, oltre al fatto che, comunque, le app per Android, Windows e Mac sono ancora perfettamente disponibili.

"All'inizio di quest'anno il Ministero per l'Industria e la tecnologia –fa sapere Apple con una dichiarazione inviata per email a Fortune– ha annunciato che tutti gli sviluppatori che offrono VPN devono ottenere un'autorizzazione da parte del Governo. Ci è stato chiesto di rimuovere alcune app che non incontrano i requisiti fissati. Queste app continuano ad essere disponibili negli altri Paesi".

Apple inoltre, racconta sempre Fortune, ha recentemente annunciato di voler costruire un data center in Cina, in modo da raccogliere i dati degli utenti in rispetto delle leggi sulla sicurezza informatica cinesi. Apple ha comunque precisato che il Governo non ha accesso ai dati degli utenti.

Entrambe mosse che hanno sollevato lo sdegno di Edward Snowden che ha indirizzato ad Apple un tweet particolarmente critico.