Apple-FBI: la società di Cupertino si appella al primo e quinto emendamento

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Apple nella giornata di ieri ha presentato una mozione al giudice Sherry Pym sulla questione che la vede coinvolta contro l'FBI riguardo l'iPhone del killer di San Bernardino.

La società di Cupertino afferma di aver fornito altre informazioni al governo lo scorso 6 Dicembre, quattro giorni dopo l'attacco che ha ucciso quattordici persone, ma anche il 16 ed il 22 dello stesso mese.
Apple afferma di non aver mai creato un software in grado di estrarre le informazioni richieste dall'esecutivo, il che potrebbe costringere la compagnia a sviluppare un sistema operativo a parte, cosa che non ha intenzione di fare in quanto secondo i legali, la richiesta avanzata dal governo viola il primo ed il quinto emendamento, che regolano la riservatezza degli utenti, cosa che verrebbe violata. Inoltre, la Mela sostiene che espandere l'utilizzo della legge All Writs per costringerla a creare una versione iOS che indebolisce la sicurezza dell'OS sarebbe in contrasto con la Costituzione americana.
Sempre nella giornata di ieri, anche Google e Facebook hanno annunciato la presentazione di una memoria volontaria congiunta per sostenere la Mela, e lo stesso farà Microsoft.
Melanie Newman, un portavoce del Dipartimento di Giustizia, ha affermato che i suoi avvocati stanno “esaminando la richiesta di Apple e risponderanno in modo appropriato in tribunale”.