Apple e Foxconn hanno violato una legge sul lavoro cinese per produrre i nuovi iPhone

Apple e Foxconn hanno violato una legge sul lavoro cinese per produrre i nuovi iPhone
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Domani Apple rivelerà al mondo i suoi nuovi iPhone, anche se moltissime delle novità sono già state rovinate dai leaker. Sta di fatto che oggi ci arriva un'altra notizia dall'Asia: la Foxxcon ha dovuto violare una legge sul lavoro della Cina per raggiungere un numero di manodopera adeguato alla produzione in tempi utili dei prossimi iPhone.

A denunciare la violazione della legge è stato un report della China Labor Watch, che lamentava non solo le condizioni particolarmente dure in cui lavorerebbero gli assemblatori della Foxconn, ma anche il fatto che l'azienda abbia superato il numero di lavoratori a contratto a tempo determinato.

La scoperta è stata raggiunta inserendo all'interno della Foxconn diversi investigatori sotto copertura. Apple e Foxconn hanno confermato la veridicità di quanto contenuto nel report della China Labor Watch.

Ad agosto, oltre un lavoratore su due tra quelli impiegati nel centro di Zhengzhou della Foxconn incaricato di assemblare la nuova generazione di iPhone era stato assunto con un contratto a tempo. Ma le leggi sul lavoro cinese impongono che i dipendenti assunti a progetto, per un numero di mesi limitato, non possano in nessun caso superare il 10% della forza lavoro totale.

Apple ha spiegato con un comunicato di aver accertato la veridicità di quanto affermato dalla China Labor Watch, assicurando anche che in questo momento sta lavorando ad una soluzione.