Apple, Microsoft Remote Desktop si aggiorna: arriva il supporto al chip M1

Apple, Microsoft Remote Desktop si aggiorna: arriva il supporto al chip M1
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Non solo Android. Dopo aver dato un'occhiata alla nuova UI delle app OneDrive e Bing per il robottino verde, è il turno del sistema operativo per sistemi desktop Apple, macOS. In particolare parliamo di Microsoft Remote Desktop e delle sue nuove funzionalità.

Il noto client Microsoft per il controllo remoto, presente da diverso tempo su piattaforma macOS, consente di accedere ad altri sistemi desktop dal proprio Mac. L'ultima build dell'applicazione, disponibile per il download direttamente sull'App Store da dispositivi compatibili, porta in dote numerose funzionalità oltre all'attesissimo supporto per i processori proprietari Apple M1 Silicon.

Grazie al supporto nativo per i processori M1, l'applicazione ora non ha più bisogno di essere eseguita in compatibilità, migliorandone esponenzialmente le prestazioni e l'efficienza eneregetica. Un'ottima notizia soprattutto per i possessori del nuovo MacBook Air 2020, del quale vi abbiamo parlato anche nella nostra recensione completa.

Fra le altre novità, viene aggiunto il supporto IME quando si utilizza una tastiera Unicode.

Di seguito il changelog ufficiale della versione 10.6 di Microsoft Remote Desktop:

  • Aggiunto supporto nativo per Apple Silicon;
  • Aggiunto supporto IME lato client quando si utilizza la modalità tastiera Unicode;
  • Supporto Kerberos integrato nella sequenza del protocollo di sicurezza CredSSP;
  • Risolti i problemi di compatibilità con macOS 11;
  • Sono stati apportati aggiornamenti per migliorare l'interoperabilità con le funzionalità attuali e future del servizio Desktop virtuale Windows;
  • Sono state apportate correzioni per risolvere gli errori di pittura durante la decodifica dei dati AVC generati da un codificatore hardware lato server;
  • Risolto un problema per cui le finestre delle app di Office remote non erano visibili nonostante fossero presenti nel commutatore di app.

Microsoft ricorda che l'applicazione richiede un dispositivo Apple aggiornato a macOS 10.14 o versioni successive.