Apple, scoperte applicazioni che aggirano i controlli nell'App Store e truffano gli utenti

Apple, scoperte applicazioni che aggirano i controlli nell'App Store e truffano gli utenti
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Le applicazioni false che diffondono malware o schemi di truffe non sono presenti solo sul Google Play Store, come nel caso recente del Netflix falso con virus che viaggiava tramite WhatsApp. Recentemente, infatti, anche nell’App Store per iOS sono stati scoperti dei prodotti dai contenuti illegali o pericolosi che eludevano i controlli.

Un esempio è stato mostrato di recente su Twitter da Kosta Eleftheriou, il quale ha parlato nello specifico di un gioco chiamato Jungle Runner, platformer molto semplice sia nel gameplay che nella grafica e pensato per i bambini d’età superiore ai quattro anni. Per ottenere nuovi utenti, come tanti altri giochi simili sfrutta gli annunci pubblicitari sui siti Web…ma esagerando: nel thread Twitter è possibile vedere, infatti, che in una delle pubblicità diffuse in rete si vede l’app Jungle Runner in una presunta edizione di CNN Turchia.

L’inghippo avviene proprio in questo passaggio, o meglio nel momento in cui l’utente decide di cliccare su questa pubblicità e installare l’applicazione: se l’applicazione rileva mediante geolocalizzazione che lo smartphone si trova in Turchia, allora il gioco viene sostituito da una pagina web aperta in-app riguardante un sito legato al mondo del gioco d’azzardo online. Altrimenti, Jungle Runner rimane un gioco platform per bambini in ogni altra parte del mondo.

Così facendo, dato che il sito di giochi d’azzardo è una semplice visualizzazione Web in-app e mancano stringhe di codice relative al gambling, i controlli di Apple per accertarsi del rispetto delle norme e politiche dell’App Store risultano completamente inefficaci. Come se non bastasse, gli utenti che sono cascati nell’inghippo degli sviluppatori hanno affermato che manca il supporto ad Apple Pay e le probabilità di vincita nei giochi sono completamente a sfavore del giocatore, mentre le promesse di bonus di deposito dichiarate dal servizio non verrebbero mantenute.

Eleftheriou ha dunque mosso una vera e propria crociata ai danni di Apple: secondo lui la colpa andrebbe attribuita al colosso di Cupertino in quanto non sarebbe in grado di coprire bene il proprio ruolo di “protettore” degli utenti, i quali hanno maggiori probabilità di installare app casuali dal Web poiché credono proprio di essere al sicuro sulla piattaforma Apple. Inoltre, sempre secondo Eleftheriou Apple trarrebbe profitto questo tipo di applicazioni-truffa e per questo motivo non sarebbe interessata ad affrontare il problema, con funzionalità di base come un pulsante di segnalazione non presenti nell'App Store.

In ogni caso, alla fine Jungle Runner è stata ufficialmente rimossa dall’App Store ma il timore di un ritorno con un’applicazione dal nome diverso e con lo stesso scopo è più che vivo tra gli utenti che hanno seguito la vicenda. O ancora, è molto probabile la presenza di altre app dal funzionamento analogo. Riuscirà Apple a fornire una soluzione definitiva? Staremo a vedere.

La società statunitense, intanto, si sta preparando per il keynote del 20 aprile 2021.