Apple: si inaspriscono i toni contro l'FBI

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Col passare dei giorni si stanno inasprendo ulteriormente i toni delle dichiarazioni tra Apple e l'FBI sulla questione riguardante il caso dell'iPhone 5c del killer di San Bernardino.

Alcuni procuratori federali hanno presentato una mozione contro la società di Cupertino in cui affermano che “la retorica di Apple non solo è falsa, ma anche corrosiva delle istituzioni che che vogliono salvaguardare la nostra libertà ed i nostri diritti”. Il governo ha anche respinto le preoccupazioni di Apple secondo cui un eventuale backdoor per l'iPhone potrebbe finire nelle mani sbagliate: “il software disarma semplicemente una protezione apposta su una porta”, affermano funzionari dell'esecutivo.
La società, intanto, ha tenuto una conference call con i membri della stampa, in cui Bruce Sewell, responsabile legale della compagnia, ha accusato il governo di vilipendio: “tutti dovrebbero stare attenti, perchè coloro che sono in disaccordo con il Dipartimento di Giustizia vengono etichettati come il male ed anti-americani”.
Gli avvocati di Apple hanno espresso tutta la loro delusione per la negatività venutasi a creare intorno alla società. I dirigenti hanno affermato che, nonostante le accuse e la mancanza di rispetto nei loro confronti, nel dipartimento di giustizia e l'FBI lavorano persone buone e sperano che il dibattito possa tornare nei binari della correttezza.