Apple, Tim Cook considera la privacy come un "diritto umano fondamentale"

Apple, Tim Cook considera la privacy come un 'diritto umano fondamentale'
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Uno dei fronti più caldi del 2022 sembra essere quello della privacy degli utenti in rete, specie dopo la polemica tra Apple e Meta sulla feature ATT degli iPhone. Oggi, però, il CEO di Apple Tim Cook ha spiegato che l'azienda considera la privacy come un "diritto umano fondamentale" che non può essere alienato ai propri utenti.

Le dichiarazioni di Tim Cook sono molto forti e arrivano alla vigilia del voto del Congresso di Washington sull'American Data Privacy and Protection Act, un atto legislativo volto a regolare una volta per tutte la gestione dei dati degli utenti statunitensi sul web, sui social network e su app per smartphone e programmi per PC. Se approvato, l'Act sarebbe quanto di più simile al GDPR europeo negli Stati Uniti d'America.

L'American Data Privacy and Protection Act ha diviso in due le Big Tech americane, con aziende come Apple e Google a sostenerlo e altre come Meta a criticarlo. Proprio per questo, in una lettera indirizzata ai Senatori Mari Cantwell dello Stato di Washington e Frank Pallone del New Jersey, Cook ha spiegato di supportare l'azione del Congresso e di credere che solo quest'ultimo possa "garantire una forte protezione della privacy per tutti gli americani".

Il testo della lettera, ottenuto dal portale Macrumors, spiega che "Apple continua a supportare tutti gli sforzi a livello federale per stabilire protezioni forti alla privacy dei consumatori, perciò la bozza dell'Atto presentata al Congresso ci incoraggia. Riconosciamo che ci sono ancora enormi problemi da risolvere, ma l'Atto, nella forma attuale, garantirebbe una protezione sostanziale per i consumatori: per questo vi scriviamo offrendovi il nostro più deciso supporto, al fine di arrivare al nostro obiettivo condiviso".

La lettera continua spiegando che "Apple crede che la privacy sia un diritto umano fondamentale. Per questo, ci siamo sempre battuti per una legislazione comprensiva sulla privacy e contribuito al processo per una sua creazione laddove possibile. Per questo stesso motivo, abbiamo sempre costruito prodotti e funzioni per proteggere i dati dei nostri utenti di default. Lo facciamo per ridurre al minimo i dati che raccogliamo, processando la maggior parte delle informazioni dei consumatori direttamente sui loro device".

Infine, Cook conclude spiegando che "mentre Apple continuerà a sviluppare e innovare per trovare nuovi modi per proteggere i dati degli utenti, solo il Congresso può garantire protezioni legislative forti per la privacy per tutti gli Americani. La prolungata assenza di una legislazione su questi temi ha sfortunatamente permesso il perpetuarsi in un approccio rappezzato al diritto alla privacy, che lascia troppe persone senza degli adeguati standard per la raccolta dei propri dati. Speriamo che, grazie al vostro lavoro, questa situazione cambi presto".