Apple e vendite di iPhone: gli investitori pronti ad una class action?

Apple e vendite di iPhone: gli investitori pronti ad una class action?
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Prime azioni legali degli investitori nei confronti di Apple, a seguito delle forti pressioni sul titolo della società di Cupertino registrate dopo la lettera di Tim Cook in cui ha ridotto le stime di crescita a causa del calo delle vendite di iPhone.

Nella giornata di mercoledì, subito dopo la pubblicazione della lettera, Apple ha ricevuto la prima ondata di azioni legali. Lo studio legale di New York, Bernstein Liebhard, ha dato il via ad una class action con la speranza di attirare gli investitori della Mela.

In un comunicato stampa diffuso dai legali si legge che "lo studio legale, specializzato in diritti degli investitori, sta indagando su potenziali richieste di frode su titoli per conto degli azionisti di Apple derivanti dal fatto che la società ed i suoi dirigenti potrebbero aver diffuso informazioni commerciali ingannevoli agli investitori".

Lo studio chiede agli azionisti di aderire alla causa, ma non è chiaro se qualcuno si sia già fatto avanti. Il Business Insider è riuscito a mettersi in contatto con lo studio legale, ma non ha diffuso molte informazioni.

L'indagine di Bernstein Liebhard si basa sul fatto che Cook non avrebbe avvisato tempestivamente gli investitori del calo delle vendite, ed il "1 Novembre durante la conference call in cui sono stati annunciati i risultati del quarto trimestre del 2018, l'amministratore delegato ha affermato che il 'volume di affari in Cina è stato molto forte lo scorso trimestre. Siamo cresciuti del 16% e siamo molto felici. iPhone in particolare è stato molto forte, con una crescita a due cifre'".

Questo è solo uno degli scorci dell'indagine che stanno conducendo i legali, i quali hanno tra le mani altre dichiarazioni di Cook simili. Gli stessi fanno affidamento sul fatto che gli investitori scontenti potrebbero non aver apprezzato la strategia comunicativa della compagnia.