Approvato il primo farmaco iniettabile al mondo per prevenire l'HIV/AIDS
Il lavoro degli esperti sulle terapie valide contro l’HIV, il virus dell’immunodeficienza umana, continua senza sosta alla ricerca di una cura definitiva. In sua attesa, gli scienziati sono finalmente riusciti a rendere disponibile il primo farmaco iniettabile al mondo per ridurre il rischio di contrarre l'HIV, approvato di recente dalla FDA.
La Food and Drug Administration statunitense ha annunciato proprio lo scorso lunedì che tale farmaco iniettabile sarà utilizzabile come alternativa alle pillole quotidiane per la prevenzione dell'HIV. Queste ultime sono note come Truvada e Descovy e sono efficaci fino al 99% nella prevenzione della trasmissione sessuale dell'HIV, ma richiedono un’assunzione continua, quotidiana.
Il nuovo farmaco si chiama invece Apretude (nome generico “cabotegravir sospensione iniettabile a rilascio prolungato”) e richiede soltanto iniezioni periodiche: le prime due a distanza di un mese, le successive a distanza di due mesi l’una dall’altra.
Gli studi clinici di Apretude hanno soddisfatto il “gold standard” e rivelato che le iniezioni sarebbero anche più efficaci rispetto alle dette pillole. A tali analisi hanno preso parte un totale di 7.800 uomini e donne, cisgender e transgender, che hanno avuto rapporti sessuali con uomini ed erano a rischio di contrarre l’HIV. L’efficacia superiore varia dal 69% al 90% rispetto alle pillole, ma coloro che hanno assunto Apretude hanno sperimentato più effetti collaterali: mal di testa, febbre, mal di schiena ed eruzioni cutanee, ma niente di grave.
L’utilizzo sarà approvato solamente nel caso di adulti e adolescenti a rischio che pesano almeno 35 kg e, per ognuno di essi, verrà riservata la possibilità di provare il farmaco cabotegravir sotto forma di pillola prima di iniziare le iniezioni, così da osservare il grado di tolleranza. Negli Stati Uniti, però, il prezzo non sarà indifferente: 3.700 dollari per dose o 22.200 dollari all'anno, per sei dosi.
Debra Birnkrant, dottoressa direttrice della Divisione antivirali nel Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA, ha dichiarato quanto segue: “Questa iniezione, somministrata ogni due mesi, sarà fondamentale per affrontare l'epidemia di HIV negli Stati Uniti, incluso aiutare gli individui ad alto rischio e alcuni gruppi in cui l'adesione ai farmaci quotidiani è stata una sfida importante o non un'opzione realistica”.
Nel corso di dicembre si è fatta sentire anche la scoperta di un “vaccino anti-invecchiamento” efficace sui topi.
FONTE: FDA
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