Argentina: hacker ruba database governo, ci sono dati sensibili di Messi e del presidente
Colpo grosso in Argentina: un hacker sudamericano sarebbe riuscito a entrare nella rete del Governo, nello specifico nel RENAPER (Registro Nacional de las Personas), e a rubare dati sensibili dell’intera popolazione del paese. Si tratta di circa 45,3 milioni di persone, tra le quali figurano anche il presidente Fernández e Lionel Messi.
Come riportato da The Record, i primi indizi di questo attacco sarebbero apparsi in rete tramite Twitter, dove un nuovo account chiamato AnibalLeaks ha diffuso dati sensibili di 44 celebrità argentine nel mese di settembre 2021. Tra di esse figuravano le icone sudamericane Lionel Messi e Sergio Aguero, ma anche diversi giornalisti e personaggi politici come lo stesso presidente Alberto Fernández.
Successivamente, nove giorni fa l’hacker ha pubblicato nel Dark Web (dove a fine settembre sono apparsi anche miliardi di account Facebook e Clubhouse in vendita) un annuncio di vendita di “tutti i dati del DNI di qualsiasi cittadino argentino”. In altre parole, a disposizione dei malintenzionati del caso ci sarebbero dati come indirizzi di casa, date di emissione e scadenza della carta d'identità, numeri Trámite (simile alla previdenza sociale statunitense) e altri dettagli utili alla creazione di carte d’identità fasulle.
The Record ha contattato l’autore dell’offensiva, il quale ha incolpato “dipendenti negligenti” per la possibilità di effettuarla con successo. Sarebbe bastato, infatti, un account VPN compromesso collegato al Ministero della Salute argentino per accedere al database. Tuttavia, il governo stesso ha affermato che il database RENAPER non ha subito alcuna violazione o fuga di dati, ma che otto dipendenti sarebbero indagati per avere avuto un ruolo nel leak di dati.
Insomma, ci sono ancora molti punti di domanda senza risposta. Se l’offensiva in questione dovesse essere verificata da qualche esperto di cybersicurezza o dal governo stesso, si tratterebbe di un attacco particolarmente importante contro gli stessi cittadini argentini.
Restando nell’ambito della sicurezza informatica, nuove analisi confermano che sta crescendo il numero di cybercriminali che impersonano grandi marchi come Microsoft, DHL e WhatsApp per tentativi di phishing.
FONTE: The Record
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