ARM, dopo NVIDIA anche TSMC e Foxconn si uniscono all'asta per l'acquisizione

ARM, dopo NVIDIA anche TSMC e Foxconn si uniscono all'asta per l'acquisizione
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I primi report di Bloomberg circa l’interesse di NVIDIA per il produttore di semiconduttori britannico ARM hanno sconvolto il mercato, pronto ad assistere a uno degli affari più costosi e importanti nel business dei chip per computer. Ora però sarebbe in corso una vera e propria asta, alla quale parteciperebbero NVIDIA, TSMC e Foxconn.

Secondo gli ultimi report di Nikkei Asian Review, altri due colossi dell’elettronica come TSMC e Foxconn si sarebbero uniti all’asta per l’acquisizione di ARM. I rappresentanti di SoftBank avrebbero infatti approcciato anche queste due compagnie nella ricerca di acquirenti interessati. Apple, Samsung e Qualcomm sarebbero state anch’esse contattate ma avrebbero dichiarato di non volersi unire al tavolo delle negoziazioni.

Attualmente ARM produce componenti utilizzati da Apple (e in arrivo nei prossimi Mac), Qualcomm, Samsung, Huawei e molte altre aziende. Per questo inizialmente si parlava di un loro interesse all’acquisizione dell’azienda britannica. Dopo le negazioni ufficiali, però, NVIDIA è risultata la parte più coinvolta nelle trattative: in ballo ci sarebbe un accordo record da 32 miliardi di dollari, cifra che permetterebbe al colosso delle schede grafiche di entrare nel settore dei processori per competere con Intel e AMD.

Le trattative con NVIDIA sarebbero già in fasi avanzate ma potrebbero concludersi negativamente per l’azienda di Santa Clara, lasciando spazio libero a TSMC e Foxconn. Se dovesse essere TSMC ad acquisire ARM, unirebbe in un’unica proprietà due aziende che da diverso tempo hanno instaurato una partnership. Nel caso di Foxconn, invece, l’acquisizione di ARM permetterebbe di diversificare le fonti di entrate e sfruttare un potenziale di crescita non indifferente, tornando a crescere dopo il declino dell’utile netto annuale nel 2019.