Nell'Artico si stanno abbattendo più fulmini del normale: ecco perché

Nell'Artico si stanno abbattendo più fulmini del normale: ecco perché
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Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters, nell'Artico si stanno abbattendo molti più fulmini del normale; una quantità che si è triplicata negli ultimi dieci anni e la colpa potrebbe essere del sempre più discusso cambiamento climatico.

Per lo studio, il team di ricercatori dell'Università di Washington ha analizzato i dati sui fulmini raccolti da una rete di sensori nota come World Wide Lightning Location Network (WWLLN). Gli esperti hanno analizzato i fulmini durante i mesi di giugno, luglio e agosto tra il 2010 e il 2020 in un'area che comprende la maggior parte della Groenlandia, le parti del Canada, dell'Alaska e della Russia.

Durante il periodo analizzato, gli addetti ai lavori hanno notato un aumento da 18.000 casi nel 2010 a più di 150.000 nel 2020. Cosa ha causato l'aumento del fenomeno? Secondo gli esperti è colpa del rapido riscaldamento dell'Artico; la regione, infatti, si sta riscaldando tre volte più velocemente del resto del pianeta.

Non solo nell'Artico: secondo degli studi precedenti, il cambiamento climatico potrebbe aumentare in modo significativo i fulmini anche in altri parti del mondo (negli Stati Uniti questo aumento, ad esempio, potrebbe essere del 50% in più). Un accrescimento, quello dell'Artico, che potrebbe rappresentare un problema per tutti i gruppi di indigeni che vi abitano e per le future spedizioni umane.

Secondo un altro studio, invece, il cambiamento climatico sta danneggiando gli oceani sei volte più velocemente del previsto.