L'ascesa di Anna Bolena era premeditata, non tanto la sua caduta

L'ascesa di Anna Bolena era premeditata, non tanto la sua caduta
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Tutti conoscono, in breve, l'intrigantissima Anna Bolena e il suo tragico destino. Eppure, dimentichiamo spesso come una semplice donna sia riuscita a scalare vette mai raggiunte nell'intera storia della monarchia inglese. Non è una casualità se il nome "Bolena" è uno dei più celebri della storia moderna.

Abbiamo più volte fatto notare come, fin dall'infanzia, Anna Bolena fosse stata una ragazza vivace, intelligente ed astuta. Presso la corte inglese, nel 1522, la nuova dama di corte non si lasciò sfuggire l'opportunità di entrare tra le favorite di Enrico VIII. Sapeva cosa significava quel posto e i vantaggi che avrebbe portato a lei e alla sua famiglia.

Pur avendo fatto innamorare il re, Anna non voleva essere una semplice concubina. La sua ambizione era diversa e, all'apparenza, impossibile: diventare regina al posto della prima moglie, Caterina d'Aragona. Per questo, tra il 1527 e il 1529, la futura seconda moglie di Enrico VIII intraprese un passionevole rapporto epistolare col re, al fine di mantenere alto il suo interesse.

Dall'altra parte, però, non dobbiamo dimenticare che vi era un sovrano ossessionato dall'avere un erede maschio e che avrebbe fatto di tutto pur di ottenerlo. Anna poteva essere astuta, ma si trovava di fronte ad una persona altrettanto intelligente e potente.

La passione che lo infuocava, mista al desiderio di non far svanire il nome per cui il padre, Enrico VII, aveva tanto lottato, portò Enrico VIII a chiedere direttamente al papa l'annullamento della sua unione sacra con Caterina d'Aragona.

Il rifiuto del vescovo di Roma, insieme alla forte dedizione di Anna alla riforma protestante, misero in crisi il secolare rapporto d'alleanza tra papato ed Inghilterra, stretto sin dai tempi delle invasioni vichinghe nell'isola britannica.

Fu proprio per volere della futura moglie che Thomas Cranmer verrà nominato arcivescovo di Canterbury, che tolse ogni valore al matrimonio di Caterina.

Alla fine il sogno di brama di Anna si incoronò: il matrimonio fu uno dei più vistosi a cui tutta Londra partecipò. Tuttavia, nell'estate dello stesso anno, nel 1533, la nuova sovrana, incinta della futura Elisabetta I Tudor, scoprì che già era stata rimpiazzata da un'altra ragazza.

La posizione dei Bolena era già fragile di suo, perché non tutti a corte vedevano di buon occhio l'ambizione della ragazza e il suo status familiare inferiore a quello di molte altre principesse o regine d'Europa. Inoltre, non bisogna dimenticare che i cattolici ancora esistevano nell'isola ed erano in forte opposizione rispetto alle scelte religiose dei due sovrani.

Nonostante questo, ci è noto che Anna condannò pubblicamente il comportamento di suo marito, mettendo in crisi il matrimonio.

Potrete immaginare, quindi, la reazione di Enrico VIII quando venne a scoprire che l'obiettivo su cui tanto aveva scommesso, cioè avere un erede maschio da una nuova moglie, fosse fallito nel momento in cui la regina diede alla luce una figlia.

Quando, nel 1535, Enrico VIII iniziò una relazione extra-coniugale con Jane Seymour, divenne abbastanza chiaro il finale della consorte. Odiata a corte per il suo carattere e il suo nome, incapace di dare un erede maschio al re e un'ostacolo per la politica internazionale, era necessario sbarazzarsi di lei. Molti credono, però, che sia stato Thomas Cromwell colui che premeditò l'omicidio di Anna Bolena, quando, invece, nuovi studi dimostrano che fu lo stesso re.

Ad ogni modo, alla fine di questa narrazione sembra che vi sia una sorta di prevalsa. Dopotutto, la regina più longeva in un trono durante l'età moderna, Elisabetta I, fu proprio figlia di Anna Bolena.