Sembra assurdo, ma gli scienziati non sanno come facciano le anguille a riprodursi

Sembra assurdo, ma gli scienziati non sanno come facciano le anguille a riprodursi
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La scienza ha risposto a molti dubbi e domande, ma non a tutte quelle che vengono poste. Ad esempio, per molti aspetti, la riproduzione delle anguille è un vero e proprio mistero. Come mai sappiamo così poco sull'accoppiamento di queste creature? I motivi sono molteplici.

Innanzitutto le anguille hanno una riproduzione molto complessa. "Ci sono stati alcuni studi che ci hanno fornito informazioni su alcuni elementi della riproduzione dell'anguilla, ma questi sono spesso limitati allo studio di un singolo aspetto di quella che è una situazione molto complessa", afferma un gruppo di scienziati a IFLScience.

In particolare, gli scienziati hanno studiato gli animali in cattività all'interno dei laboratori, ma in natura non ci sono mai riusciti. "Le anguille hanno un ciclo di vita complesso che prevede migrazioni tra le acque continentali dove si nutrono e crescono e l'oceano aperto dove si riproducono", spiega lo scienziato Matthew Gollock.

Il motivo è semplice: tracciare queste riproduzioni è impegnativo e costoso; negli anni tuttavia la situazione è migliorata, e gli esperti ritengono che la riproduzione avvenga al di sotto dei 500 metri. Nonostante i progressi, "solo per l'anguilla giapponese e gigante screziata abbiamo trovato un sito di deposizione delle uova, e per altre specie stiamo ancora lavorando per comprendere posizioni specifiche e condizioni associate".

Per adesso, infatti, la ricerca continua ed è lungi dall'essere risolta. A proposito, sapevate che nel Medioevo prima di vendere un cavallo si metteva un'anguilla nel suo didietro?