Asteroidi pericolosi vicino la Terra: Come monitorarli e proteggerci?
Vi è un numero enorme di asteroidi vicini alla Terra e, tra questi, 2.072 sono registrati nel database del Minor Planet Center (MPC) come asteroidi potenzialmente pericolosi o PHA. Questi, avvicinandosi spesso alla nostra orbita, sono una minaccia molto reale ed onnipresente. Il loro monitoraggio, ed un'allerta precoce, sono quindi fondamentali.
Di fronte ai potenziali pericoli legati agli impatti dei "Potentially Hazardous Asteroids", la difesa del nostro pianeta è stata discussa negli anni con sempre crescente interesse. Basti notare il successo ottenuto dalla missione DART cambiando la rotta di Dimporphos.
Il monitoraggio e l'allerta precoce su tali PHA sono quindi fondamentali per un'efficace difesa planetaria. Per questo motivo, il dott. Xiangyu Li della School of Aerospace Engineering del Beijing Institute of Technology, insieme ad alcuni coautori, hanno proposto un nuovo concetto di "costellazione di sorveglianza" di un NEA ad ampio campo con topografi (o CROWN), in cui sei topografi spaziali verrebbero dispiegati liberamente per rilevare gli asteroidi minacciosi lungo la direzione della luce solare.
Nel loro studio, pubblicato su "Space: Science & Technology", gli autori hanno valutato la messa in pratica ed il design generale di tale sistema di monitoraggio, che in linea generale dovrebbe funzionare seguendo la strategia dell'OODA (o ciclo di Boyd), che include osservazione, orientamento, decisione ed azione.
Una parte fondamentale del sistema di difesa dell'asteroide, la CORONA, sarebbe principalmente responsabile dell'osservazione e dell'orientamento, ovvero del rilevamento e dell'allarme precoce dei PHA e della determinazione del tracciamento e dell'orbita del bersaglio.
Inoltre, la costellazione di sorveglianza consisterebbe in una nave madre e di sei topografi minori (telescopi ottici spaziali). La nave, fornirebbe quindi la manovrabilità necessaria per il trasferimento e il dispiegamento, mentre i topografi verrebbero inviati su orbite simili a quella del pianeta Venere. Equipaggiati con potenti telescopi, puntati all'indietro verso il Sole, sarebbero così in grado di rilevare i NEA che si avvicinano dalla direzione della nostra stella.
D'altronde, da tempo le agenzie spaziali ed i governi di tutto il mondo stanno cercando di rispondere efficacemente alla fatidica domanda: "Come potremmo salvarci da un asteroide?". Le proposte sono tante, e molto diverse tra loro, per ora però, solo la missione DART è riuscita nel suo intento.
FONTE: SPJ Science Mag
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