Gli astronomi hanno calcolato la grandezza di un "piccolo" buco nero in una galassia nana

Gli astronomi hanno calcolato la grandezza di un 'piccolo' buco nero in una galassia nana
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I buchi neri, nonostante rimangano dei veri e propri colossi cosmici, possono avere diverse grandezze. Non tutti sono milioni o miliardi di volte più grandi del nostro Sole, ne esistono alcuni molto più piccoli, ma non per questo meno interessanti, anzi.

Un team di scienziati dell'Università del Michigan sembra aver misurato la massa di un piccolo buco nero di una vicina galassia nana, arrivando alla conclusione che la singolarità cosmica fosse circa 40 volte più piccola di quanto si pensasse in precedenza.

Il buco nero è situato al centro della galassia nana NGC 4395 ed ha circa 10.000 volte la massa della nostra stella. Nonostante si creda che al centro di ogni galassia, maggiore o uguale alla Via Lattea, esista un buco nero supermassiccio, gli astronomi non sanno - quasi - nulla sulle singolarità delle galassie più piccole (addirittura dubitano anche della loro esistenza).

"Se queste galassie hanno dei buchi neri, quest'ultimi hanno le stesse dimensioni dei buchi neri supermassicci?" ha detto Elena Gallo, professore di astronomia all'Università del Michigan e autrice principale dello studio, in una nota.

Osservando questi oggetti cosmici relativamente piccoli, gli scienziati sperano di ottenere una migliore comprensione di quelli supermassicci che si trovano nelle galassie più grandi, e determinare in che modo le influenzino.

"Rispondere a queste domande potrebbe aiutarci a comprendere il meccanismo attraverso il quale questi mostri sono stati assemblati quando l'universo era ancora all'inizio della sua esistenza", ​​ha poi aggiunto Gallo.

Il metodo che gli astronomi hanno utilizzato per misurare la singolarità si chiama mappa di riverberazione, che misura la radiazione generata da un disco rotante attorno a un buco nero. Questa tecnica mira ad essere usata anche per la rivelazione dei buchi neri supermassicci.

Uno studio recente ha affermato che anche i buchi neri "possono morire", attraverso un fenomeno quantistico chiamato radiazione di Hawking.