L'atmosfera di Plutone sembra essere sorprendentemente robusta
La sottile atmosfera dell'ex nono pianeta del Sistema Solare, Plutone, è generata dalla vaporizzazione dei ghiacci superficiali. Questa vaporizzazione è guidata dalla luce solare, la cui intensità varia notevolmente durante il lungo viaggio di 248 anni intorno al nostro Sole.
Precedentemente si pensava che l'atmosfera di Plutone si increspasse e svanisse di conseguenza, collassando completamente quando il pianeta nano era molto lontano dal nostro astro. Tuttavia, secondo dei risultati basati sulle osservazioni dello Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA) potrebbero costringere gli scienziati a ripensare tali nozioni.
"Ora, ci stiamo chiedendo se l'atmosfera di Plutone stia per crollare nei prossimi anni e potrebbe essere più resistente di quanto pensassimo", afferma in una nota l'autore principale dello studio Michael Person, direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Wallace del Massachusetts Institute of Technology questa settimana.
La maggior parte di ciò che sappiamo dell'atmosfera e del pianeta nano proviene della missione New Horizons della NASA. Due settimane prima del passaggio, SOFIA studiò l'aria di Plutone mentre passava di fronte a una stella lontana. Lo strumento è stato in grado di scrutare gli strati intermedi dell'atmosfera del pianeta nano, raccogliendo dati nelle lunghezze d'onda della luce visibile e infrarossa. Due settimane dopo, durante il suo sorvolo, New Horizons raccolse informazioni sugli strati superiori e inferiori, nelle frequenze radio e ultraviolette.
Le immagini di New Horizons hanno rivelato che l'atmosfera del pianeta ha una distinta tonalità blu, come l'aria della Terra. Si pensa che il colore sia creato da minuscole particelle di foschia, che riflettono preferibilmente la luce blu, la lunghezza d'onda più corta. Le osservazioni di SOFIA hanno confermato l'esistenza di quelle particelle e le hanno caratterizzate, rivelando sono larghe solo da 0,06 a 0,10 micron, circa 1.000 volte più sottili di un capello umano.
Person e i suoi colleghi, quindi, hanno stabilito che la foschia di Plutone si evolve probabilmente su brevi tempi, sbiadendo e addensandosi nel corso di pochi anni. "Ci sono ancora molte cose che non capiamo, ma ora siamo costretti a riconsiderare le previsioni precedenti", continua Person. "L'atmosfera di Plutone potrebbe collassare più lentamente di quanto precedentemente previsto, o forse no. Dobbiamo continuare a monitorarlo per scoprirlo."
FONTE: space.com
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