Attacco informatico a oleodotto mette in ginocchio gli Stati Uniti: cosa può succedere

Attacco informatico a oleodotto mette in ginocchio gli Stati Uniti: cosa può succedere
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Gli Stati Uniti nelle ultime ore hanno subito un attacco informatico estremamente pericoloso che potrebbe mettere in ginocchio buona parte del paese. Il bersaglio è stato, infatti, uno dei principali oleodotti americani che si occupa della fornitura dell’East Coast. Trattandosi di un attacco ransomware, ora gli hacker chiedono un grosso riscatto.

A riportare questa notizia è stata NBC, rete statunitense che ha ribadito l’importanza di questo oleodotto della Colonial Pipeline, esteso dal Texas fino a New York per un totale di ben 9.000 chilometri. Non è mancato, poi, un comunicato ufficiale della società stessa, la quale ha imputato per prima i problemi di fornitura a un ransomware che avrebbe reso inutilizzabili i sistemi informatici dell’azienda. Insomma, quello subito dalla compagnia statunitense si prospetta come uno degli attacchi più pericolosi mai subiti nella storia degli Stati Uniti, proprio in quanto va a colpire milioni di cittadini.

Colonial Pipeline Company ha comunicato quanto segue: “Il 7 maggio abbiamo appreso di essere stati vittime di un attacco alla sicurezza informatica. Da allora abbiamo stabilito che si tratta di un ransomware e, in risposta, abbiamo messo offline in modo proattivo alcuni sistemi per contenere la minaccia, interrompendo temporaneamente le operazioni dell’oleodotto. […] Colonial Pipeline sta adottando misure per comprendere e risolvere questo problema. In questo momento, il nostro obiettivo principale è il ripristino sicuro ed efficiente del nostro servizio e i nostri sforzi per tornare al normale funzionamento”.

Sono state dunque già contattate le forze dell’ordine e le agenzie federali, anzi la Casa Bianca ha già ricevuto ogni informazione necessaria e un portavoce del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha spiegato che “il governo federale sta lavorando per stabilire le conseguenze di questo incidente ed evitare interruzioni ai rifornimenti”.

La maggiore preoccupazione è, ovviamente, il prolungarsi del disagio nazionale: nel caso in cui si dovesse protrarre per 4-5 giorni o più, si teme un grave problema di forniture nelle zone interessate. I timori principali vanno a New York, dato che la città è uno dei principali utenti del petrolio di Colonial Pipeline Company.

Restando in tema di sicurezza informatica, recentemente è stato hackerato un popolare password manager che ha messo a rischio i dati di 29.000 utenti; o ancora, nell’aprile 2021 abbiamo parlato di come il Pentagono abbia concesso il controllo di quasi 200 milioni di indirizzi IP a una società terza.