L'attività dei neuroni condiziona ogni nostra scelta, ecco come

L'attività dei neuroni condiziona ogni nostra scelta, ecco come
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Scegliere tra più opzioni spesso si rivela difficile, poiché dipende dai nostri gusti e da ciò che si desidera in un determinato momento. Gelato o cheesecake? Andare a lavoro in macchina o in tram? Ogni scelta può metterci in difficoltà e ogni opzione ha un effetto diverso nel cervello, lasciando che i neuroni “influenzino” la decisione finale.

A dimostrare questo legame particolare tra lo scegliere e l’attività cerebrale è uno studio recente della Washington University School of Medicine di St. Louis, condotto su alcune scimmie alle quali è stato permesso di scegliere tra gusti diversi di succo: modificando l’attività dei neuroni, ergo cambiando il valore delle opzioni, i ricercatori hanno scoperto che è possibile condizionare la scelta finale dell’animale.

Scendendo nel dettaglio, gli esperti hanno eseguito due esperimenti: nel primo hanno ripetutamente presentato alle scimmie due bevande tra limonata, succo di mela, tè alla menta, acqua salata e altro ancora, offerte in quantità variabili, e registrato le selezioni che, in realtà, dipendevano anche dalla quantità a disposizione; l’animale infine indicava la bevanda desiderata e la otteneva tutta per sé. Successivamente, i ricercatori hanno posizionato minuscoli elettrodi nella corteccia orbitofrontale di ciascuna scimmia, stimolando (in maniera indolore) i neuroni che rappresentavano il valore di ogni decisione: erogando una bassa corrente, ecco che risultava possibile rendere un’opzione più attraente rispetto all’altra cambiando così la scelta finale.

Nel secondo test, invece, le scimmie hanno prima visto una singola opzione e poi la seconda, restando soggette all’influenza della bassa corrente emessa dagli elettrodi e usata per interrompere il calcolo del valore della decisione: così facendo, l’animale si è mostrato più propenso a scegliere l’opzione il quale calcolo non è stato interrotto. I ricercatori hanno così scoperto che tali valori sono necessari per selezionare qualcosa tra più possibilità a disposizione.

L’autore dello studio Camillo Padoa-Schioppa ha dichiarato: “In una serie di disturbi mentali e neuropsichiatrici, i pazienti fanno costantemente scelte sbagliate, ma non capiamo esattamente perché. Ora abbiamo individuato un pezzo fondamentale di questo puzzle. Facendo luce sui meccanismi neurali alla base delle scelte, acquisiremo una comprensione più profonda di questi disturbi”. Secondo i ricercatori, infatti, questo studio permetterà di capire come funziona il processo decisionale in persone con condizioni come dipendenza, disturbi alimentari, depressione e altro ancora.

Sempre Padoa-Schioppa ha aggiunto che i cervelli di esseri umani e scimmie si assomigliano e che sia lo stesso circuito neurale alla base delle scelte quotidiane, che riguardino la pizza da ordinare, il politico da votare o la strada da percorrere per andare a lavorare. Tutto sarebbe riconducibile ai neuroni, i quali codificano valori soggettivi e guidano apprendimento, emozioni, attenzione percettiva e altro, guidando ogni singola scelta.

Altri studi recenti hanno cercato di capire dove risiede la nostra coscienza; o ancora, alcune analisi hanno scoperto che il nostro cervello raggiunge la produttività massima a 35 anni.