Augusta Bilbilis: questo era uno dei centri amministrativi romani più importanti in Spagna

Augusta Bilbilis: questo era uno dei centri amministrativi romani più importanti in Spagna
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Augusta Bilbilis, l'odierna Calatayud (Spagna), fu uno dei più importanti municipium spagnoli durante l'epoca romana. Oltre all'essere conosciuta come la città natale del poeta latino Marco Valerio Marziale (38/41-104 d.C.), questo centro possiede un'interessantissima storia, di cui adesso andremo a parlare.

I suoi primi abitanti furono i Celtiberi - un gruppo appartenente alle popolazioni celtiche che, in passato, seguendo i flussi migratori, si stanziò intorno al 1000 a.C. proprio in quella che è oggi la Spagna centro-settentrionale.

Come tutti gli altri macro-gruppi celtici, anche i Celtiberi si separarono in numerose e piccole tribù. Tuttavia, questo si presentò un elemento di debolezza nel momento in cui, tra il III e il II secolo a.C., l'avanzata militare di Roma si fece sempre più evidente e violenta.

Si diede avvio, quindi, alle cosiddette "Guerre celtibere" per il dominio su quella che era conosciuta come Hispania. Questa serie di conflitti nacque dopo che Roma, al termine delle Seconda guerra punica e la sconfitta dei cartaginesi nel 206 a.C., riuscì a consolidare il proprio potere solo in una parte di quella che oggi noi definiamo "Penisola iberica".

Per questo era necessario portare avanti una guerra, sia bellica che diplomatica, al fine di poter assimilare le piccole tribù e, allo stesso tempo, ampliare i propri confini nella futura provincia.

Tradizionalmente si fa coincidere la capitolazione dei Celtiberi con la presa della roccaforte di Numanzia, nel 133 a.C. Da quel momento, gradualmente, ogni individuo non-romano venne assimilato all'interno della cultura e del mondo latino, portando i Celtiberi a perdere definitivamente la propria individualità come popolo autonomo insieme all'ascesa di Ottaviano Augusto, il primo imperatore.

Quest'ultimo, in particolare, decise di usare uno dei centri principali dei Celtiberi, Bilbilis, come sede amministrativa. Venne, quindi, fondato uno dei primi municipium dell'Impero nella provincia iberica. Dalla scelta di Augusto ne deriva, ovviamente, il nome "Augusta Bilbilis".

La decisione di elevare il centro ad una posizione così elevata, permise ai suoi abitanti di ricevere la cittadinanza romana e tutti i benefici e i doveri che ne conseguivano.

Si pensa che il picco demografico della città venne raggiunto proprio nel periodo in cui il noto poeta latino Marco Aurelio Valerio Marziale (38/41 d.C.-104 d.C.) vi nacque e vi crebbe. All'epoca, infatti, si contavano circa tra i 3000 e i 4000 abitanti.

Sarà, invece, tra il II e il III secolo d.C. che la città comincerà a decadere, durante la cosiddetta "Crisi del III secolo" - un periodo debilitante per l'Impero, dove questo iniziò a crollare su stesso per la pressione che veniva sia da fuori i confini, a causa dei flussi migratori e delle invasioni barbariche, sia dall'interno, con una continua instabilità politica che si rifletteva nel malcontento della popolazione.

Sarà nel 716 d.C., quando gli arabi, detti "mori", entrarono nella Penisola Iberica che, con le macerie di quello che una volta era uno splendente centro amministrativo del potere, costruirono il castello di Ayyub e le fondamenta dell'odierna città di Calatayud.