Sono stati avvistati dei rarissimi "lampi di luce transitori" su Giove

Sono stati avvistati dei rarissimi 'lampi di luce transitori' su Giove
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Grazie alla ricerca condotta da alcuni scienziati NASA, sono stati avvistati dei cosiddetti “TLE”, ovvero dei “transient luminous event” (eventi luminosi transitori) nell'atmosfera di Giove. Non si conoscono altri pianeti su cui questi fenomeni avvengano, ad esclusione della nostra Terra.

Eventi come questi non sono mai stati osservati su un altro mondo fino ad ora anche se, qui sulla Terra, gli scienziati hanno osservato lampi di luce simili che si verificano a quote molto più elevate delle normali tempeste di fulmini. Alcuni di questi li conosciamo come “Spettri Rossi”.

Grazie ai nuovi dati raccolti dallo spettrografo ad ultravioletti (UVS), collegato alla sonda spaziale Juno della NASA - la piccola sonda spaziale che orbita intorno al gigante gassoso dal 2016 - il team è stato finalmente in grado di confermare la loro effettiva presenza, come dettagliato in un nuovo documento pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Planets.

In realtà si è trattato quasi di un caso fortuito, in quanto l’UVS di Juno è progettato per altri scopi, come riferito stesso da Rohini Giles, scienziato responsabile del progetto Juno e autore principale dello studio: "UVS è stato progettato per caratterizzare le bellissime aurore boreali e meridionali di Giove, non per lampi o fenomeni luminosi. Tuttavia, analizzando alcune immagini abbiamo scoperto che erano evidenziate non solo le aurore gioviane, ma anche un lampo luminoso di luce UV in un angolo di pianeta che non ci aspettavamo potesse produrne. Più la nostra squadra ha esaminato la questione, più ci siamo resi conto che Juno potrebbe aver rilevato un TLE su Giove".

L’evento, come detto poc’anzi, può essere paragonato ai famosi “spettri rossi” o “sprite” che spesso avvengono in frazione di millisecondi nelle porzioni di cielo terrestre sovrastanti le zone temporalesche. Sul nostro pianeta appaiono di un color rosso vivido a causa dell’interazione delle scariche elettromagnetiche con l’azoto presente nell’atmosfera superiore, ma su Giove – sempre secondo Giles – potrebbero assumere sfumature rosate o bluastre, per via della forte presenza di idrogeno.

La ricerca non sarà fine a sé stessa in quanto studiare il fenomeno dall’esterno, e su un altro pianeta, potrà permetterci di capire “cosa cercare” e scovarne la presenza anche su altri corpi celesti. Infine, lo studio sui TLE potrebbe portare anche ad una spiegazione più chiara del fenomeno, ancora oggi non del tutto completa.