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La guardia costiera italiana, nella notte del 17 gennaio, al largo delle coste dell'Italia meridionale ha recuperato la carcassa di una balena deceduta. Questo è, molto probabilmente, uno dei più grandi mammiferi localizzati all'interno del nostro mare.
Il cadavere della creatura è stato inizialmente avvistato domenica dalle guardie costiere subacquee vicino alla città di Sorrento. La carcassa è stata rimorchiata successivamente in mare dalla Guardia costiera da Sorrento a Napoli, dove verrà ulteriormente analizzata da biologi marini per capire il motivo della sua morte.
La causa non potrebbe essere così misteriosa, dopo tutto. Il Mar Mediterraneo, infatti, è pieno di plastica, così come riporta uno studio del National Geographic nel 2019. In questo frangente, un'altra balena venne trovata morta con 22 chilogrammi di rifiuti plastici all'interno del suo stomaco (e non è l'unico esemplare ad aver seguito lo stesso nefasto destino).
Nei nostri mari, purtroppo la morte di questa e altre creature potrebbe essere facilmente collegabile all'inquinamento da plastica. Tuttavia non è sempre così: in paesi come l'Australia, la Nuova Zelanda e lo Sri Lanka, gli spiaggiamenti di massa di centinaia di balene e delfini si verificano fin troppo regolarmente, ma il motivo dietro il fenomeno è, ancora, sconosciuto.
Una cosa sicuramente è certa: nella maggior parte di questi eventi, lo zampino dell'uomo c'è sempre. Purtroppo.
Concluso il complesso rimorchio in porto a #Napoli della balenottera individuata il #17gennaio da #sub #GuardiaCostiera a #Sorrento, per rimuoverla dal mare e individuare cause decesso con necroscopia. Prosegue monitoraggio per ricerca esemplare più piccolo#TutelaAmbiente pic.twitter.com/N77OngRiEy
— Guardia Costiera (@guardiacostiera) January 20, 2021
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