Il ban di Huawei si fa sentire in borsa: produttori di chip europei in rosso

Il ban di Huawei si fa sentire in borsa: produttori di chip europei in rosso
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Il ban di Huawei imposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta avendo delle ripercussioni pesantissime anche in borsa, nella prima giornata di contrattazioni di questa settimana.

A ciò si sono aggiunte anche le notizie sul fronte Android, poi parzialmente ridimensionate dallo stesso colosso del web.

Nonostante ciò, però, i chipmaker europei Infineon Technologies, AMS ed STMicroelectronics hanno aperto le negoziazioni in rosso. Evidentemente gli investitori hanno il sentore che le società possano ripercorrere le orme di Intel e Qualcomm, che secondo quanto affermato da vari siti sarebbero prossime a tagliare i ponti con Huawei.

STMicro ha aperto in calo del 39% nel listino CAC 40 di Parigi, mentre Infineon ha riportato un -3,8% nel DAX 30 di Francoforte. AMS alle 7:24 era già in perdita di oltre il 4%.

I cali sono arrivati dopo che il Nikkei Asian Review ha riferito che il produttore di chip tedesco Infineon ha interrotto le spedizioni dopo che la scorsa settimana il numero uno della Casa Bianca ha inserito Huawei nella blacklist commerciale, imponendo delle restrizioni che renderanno difficili gli affari.

Il rapporto afferma inoltre che STMicro avrebbe programmato delle riunioni in settimana per discutere se continuare la collaborazione con Huawei.

La situazione insomma è da monitorare costantemente e sarà senza dubbio interessante seguire l'apertura della borsa americana.