Bari: bloccato l'iPhone di uno dei presunti attivisti dell'ISIS

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Arriva anche in Italia un caso simile a quello dell'iPhone del killer di San Bernardino, Syed Farook, che ha costretto l'FBI ad acquistare un tool per sbloccarlo dopo i continui rifiuti da parte di Apple.

Secondo quanto riportato da Repubblica, i Carabinieri non sarebbero riusciti a sbloccare l'iPhone di Mansoor Ahmadzai, uno degli arrestati a Bari accusati di essere attivisti dell'ISIS.
Subito dopo il sequestro, i Carabinieri del nucleo investigativo di Bari hanno riscontrato non pochi problemi a sbloccare l'iPhone 6 Plus di Mansoor, dal momento che, come si legge nel verbale “è protetto da password, che lo rende praticamente inviolabile”. Lo smartphone però potrebbe avere un'importanza fondamentale nel prosieguo delle immagini, dal momento che secondo gli inquirenti potrebbe contenere delle indicazioni importanti sui presunti attentati pianificati in Italia ed all'estero, e potrebbe fornire loro degli indizi su dove trovare i fucili d'assalto e le armi in possesso del gruppo.
Discorso diverso invece per i cellulari Samsung Galaxy degli altri due jihadisti, che sono stati analizzati grazie al software Oxygen Forensic Suite 2015, il quale ha scoperto la presenza di foto e video dei sopralluoghi fatti dal gruppo, materiale propagandistico ed immagini in cui gli arrestati venivano fotografati con dei fucili d'assalto in mano. I carabinieri non hanno avuto nemmeno problemi ad analizzare il contenuto della memory card da 8 gigabyte presente nello smartphone di Hakim Nasiri.