La battaglia di Messines: quando vi fu la più grande esplosione dell'era pre-atomica

La battaglia di Messines: quando vi fu la più grande esplosione dell'era pre-atomica
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Ci troviamo nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, sul fronte occidentale. Nel pieno di uno degli episodi più tragici della storia mondiale, si tenne la battaglia di Messines. Seppur poco ricordato dai libri di scuola, questo scontro coinvolse migliaia di uomini da entrambi i fronti nell'esplosione più grande dell'intera era pre-atomica.

Durante la prima guerra mondiale uno scontro poteva essere spesso determinato dall'uso massiccio o meno di esplosivo, che provocava un numero talmente alto di vittime da distruggere il morale del nemico e, di conseguenza, indebolirlo.

Nel caso della battaglia di Messines, avuta luogo nelle alture omonime situate nelle Fiandre (Belgio), si andarono a confrontare per ben 17 giorni sia inglesi che tedeschi.

In realtà, tutto iniziò anni prima, tra il 1915 e il 1916, quando il generale Douglas Haig, nuovo Capo di Stato Maggiore dell'esercito alleato, iniziò ad escogitare una missione per conquistare le Fiandre. Insieme a dei collaboratori, trovò la chiave della sua espansione militare nella città di Middelkerke (Belgio) e nelle zone costiere, conquistate dai tedeschi, lungo l'area di Ypres.

Per raggiungere questa zona strategica, tuttavia, era necessario passare per Messines. Per conseguire questo obiettivo militare, si decise, allora, di chiamare il generale Herbert Plumer, che si era fatto valere in battaglia sia come soldato sia come ufficiale.

Quest'ultimo escogitò un piano teoricamente perfetto, che non prevedeva un immediato scontro diretto con i tedeschi. L'idea dell'uomo era prendere del tempo per poter scavare ventiquattro lunghe gallerie da riempire, tra i 15 e i 30 metri di profondità, con tonnellate di esplosivo. Così facendo, le linee nemiche sarebbero state indebolite, il morale dei tedeschi spezzato e gli alleati avrebbero aumentato drasticamente le possibilità di ottenere le alture di Messines come volevano i capi superiori.

Venne organizzato un corpo specifico di soldati noti per le loro doti di scavo, i cosiddetti Sappers del Corpo per lo scavo del tunnel, e si diede il via alla battaglia il 21 maggio del 1917.

Entrambi i fronti non smisero mai di buttarsi fuoco a vicenda, strappando la vita a centinaia di uomini nella maniera più brutale. Solo alle 3:10 del mattino, del 7 giugno, si diede il via alla detonazione dell'esplosivo preparato nelle ventiquattro gallerie.

Per quanto alcune bombe fossero state disinnescate in precedenza dai tedeschi, che erano arrivati a combattere persino sottoterra contro i nemici inglesi, l'esplosione fu lo stesso terribile. All'impatto, morirono circa 10 mila soldati tedeschi (anche se vi è molta discussione su questo dato).

Subito dopo, proteggendosi dal lancio di proiettili di gas, gli inglesi ricorsero ad un attacco sincronizzato della fanteria, costringendo gli avversari a ritirarsi definitivamente solo verso le 7 del mattino, con altri 7 mila caduti.

Per quanto gli inglesi in quello scontro persero svariate vite per problemi di organizzazione (se ne contano, in totale, 23.749 tra morti e feriti), la battaglia di Messines fu una completa vittoria per il fronte britannico, tanto da passare alla storia come uno dei suoi più grandi successi bellici.