La battaglia di Verdun: l'evento che cambiò per sempre la nostra percezione della guerra

La battaglia di Verdun: l'evento che cambiò per sempre la nostra percezione della guerra
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La Battaglia di Verdun rappresenta, per l'intero Occidente, il momento definitivo in cui si sancì una completa rottura tra le guerre del passato e quelle dell'età contemporanea. Ciò che ancora fa parlare di questo scontro è l'obiettivo: dissanguare goccia per goccia il più grande numero di vite umane.

Il generale Erich von Falkenhyan, a un anno dall'inizio della Prima Guerra Mondiale, andò dal Kaiser per proporgli un'offensiva contro la Francia al fine di annientarla definitivamente e rivolgere tutta l'attenzione verso l'Inghilterra.

Guglielmo di Prussia diede subito il consenso e, alla vigilia di Natale, tutti i comandi tedeschi cominciarono a comunicare in codice usando la parola "Gericht" ("diritto"), per organizzare il tutto. Nacque, così, l'operazione Gericht.

La Germania ordinò le sue truppe in totale segretezza, senza che nessuno fosse completamente a conoscenza di quello che stava per succedere. Il 27 Gennaio del 1916, giorno del compleanno del Kaiser, vennero emanati gli ultimi ordini e venne stabilita la data dell'attacco: il 12 Febbraio dello stesso anno.

Le truppe tedesche avanzarono velocemente, cogliendo di sorpresa l'esercito francese. Verdun, città dal profondo valore simbolico per la Francia, era sotto attacco e andava difesa.

Non bisogna dimenticare che questo centro urbano, ai tempi dell'Impero romano, era un limes geografico fortificato per sbarrare il passo alle popolazioni germaniche. Nel 843, fu col Trattato di Verdun, che l'Europa venne divisa in tre parti e si diede vita alla Germania come nazione. Questa città è stata, quindi, per tutto il corso della storia europea, un campo fondamentale nello scontro tra tedeschi e francesi.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la geografia della città, le sue fortificazioni storiche e le profonde trincee protettive scavate dall'esercito francese, fecero illudere che Verdun fosse un caposaldo della Francia e che nessuno sarebbe riuscito a spezzarla.

Tuttavia, questa credenza si rivelò fatale. L'artiglieria pesante venne spostata dov'era più necessaria e, quando Falkenhyan spaccò il fronte, i soldati francesi cominciarono ad essere decimati metro quadro dopo metro quadro.

Presto la morte in massa, le malattie e le sconfitte demoralizzarono il fronte francese e, solo dopo quattro giorni di battaglia, Fort Douaumont venne conquistato. Uno dei simboli più importanti di Verdun era passato nelle mani nemiche.

Da quel momento, mentre i soldati venivano decimati, entrambi i paesi perseguirono una feroce propaganda politica: da una parte la Francia illudeva i suoi di star "lasciando vincere" i tedeschi in punti non cruciali per coprire la loro inadeguatezza; dall'altra vi era una Germania che aumentava giorno dopo giorno il proprio ego e dei suoi cittadini.

Con la conquista tedesca di Fort Vaux rimaneva solo un obiettivo per poter entrare a Parigi. Tuttavia, il tentativo d'offensiva fallì.

I reggimenti anglo-francesi avanzarono sulla Somme e Falkenhyan cominciò a perdere la fiducia dei suoi superiori. Il generale tedesco, quindi, il 28 Agosto fu sostituito da Paul Von Hindenburg ed Erich Ludendorff (due nomi noti per il futuro della Germania nazista).

Fu questo cambio che portò i francesi ad avere la meglio. All'inizio dell'autunno del 1916 riuscirono a riprendersi i due forti perduti ed entro la metà di dicembre tutto venne concluso.

Non si è certi sul numero di morti che vi furono in quella lunga ed atroce battaglia. Si pensa che in quel campo persero la vita circa 1,25 milioni di soldati innocenti, i cui scheletri, ancora oggi, emergono dalla superficie. Le persone, da quel momento in poi, non vennero più viste come individui, bensì come semplici numeri.