I batteri potrebbero avere la capacità di "predire" il futuro? Sì, grazie all'"esperienza"
I batteri sono organismi dall’incredibile varietà e dalle qualità più disparate. Queste forniscono ai microrganismi una notevole resistenza agli ambienti estremi, permettendogli di conquistare gli angoli più remoti del pianeta. Una nuova ricerca dona a questo regno vivente anche la possibilità di comprendere il passato e “predire” il futuro.
Un team di ricerca della Washington University di St. Louis, guidato da Mikhail Tikhonov, coautore dello studio, mediante simulazioni informatiche, ha individuato l’attitudine dei batteri ad adattarsi alla mutevolezza dell’ambiente circostante, attuando dei meccanismi di “apprendimento”, che li risparmierebbe dal perpetrare procedimenti consecutivi basati sul binomio tentativo-errore.
Secondo quanto afferma Tikhonov "L'"apprendimento" evolutivo è all'ordine del giorno. Ad esempio, molti organismi hanno evoluto un orologio circadiano per seguire il ciclo di 24 ore giorno e notte" e continuando "Ma l'evoluzione avviene nel corso di molte generazioni. Dimostriamo che i batteri potrebbero, in linea di principio, fare ciò che facciamo: apprendere correlazioni dall'esperienza recente e adattare di conseguenza il loro comportamento futuro, anche nel corso della loro vita”.
I batteri sono organismi monocellulari semplici e ,non essendo dotati di sistema nervoso, conferito dalla pluralità e specializzazione cellulare, agiscono per mezzo di una serie di recettori (prevalentemente chimici, noti come chemiorecettori), instaurando circuiti specifici.
I ricercatori hanno individuato una sorta di apprendimento, scaturito da questo approccio, riscontrabile in quei microrganismi che presentano tre prerogative fondamentali: sovrannumero di molecole regolatrici, auto-attivazione delle stesse e la capacità di adattarsi a condizioni dell’ambiente reale.
Lo studio analizza i sistemi di regolazione sfruttati da alcuni batteri, non solo per reagire al sopraggiungere di uno stimolo, ma in preparazione ad esso.
L’obiettivo della ricerca è quello di introdurre un nuovo approccio allo studio e all’analisi delle specie batteriche, così da fornire alla ricerca uno strumento per oltrepassare i modelli teorici e svelare le caratteristiche specifiche dell’ambiente reale in esame, in cui i microorganismi pullulano(alcuni dei quali sembrano essere in grado di vivere 100.000 anni).
FONTE: Phys
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