Batteri prelevati dai delfini sono resistenti agli antibiotici proprio come quegli umani
Uno studio condotto in Florida dimostra come l’antibiotico-resistenza interessi anche alcuni batteri prelevati da alcuni delfini che nuotano lungo le coste americane. I dati mettono in luce una tendenza veramente preoccupante.
L’antibiotico-resistenza è un problema crescente e che desta sempre più preoccupazioni, soprattutto in quegli ambienti delicati come gli ospedali.
Con l’uso, ma soprattutto l’abuso, degli antibiotici i batteri hanno sviluppato una forte resistenza a questi farmaci, sia quelli di più vecchia generazione, sia quelli di ultima generazione.
Le più colpite sono, ovviamente, le persone immunodepresse o con altri problemi di salute.
Batteri che sviluppano semplici malattie possono quindi risultare estremamente pericolosi perché praticamente immuni alle terapie antibiotiche.
Ma i problemi, a quanto pare, non finiscono qui e interessano anche il mondo marino.
Lo studio è stato condotto dalla Florida Atlantic University’s Habor Branch Oceanographic Institute ed ha visto il prelievo, da 171 esemplari di delfini (Tursiops truncatus, comunemente noto come delfino a naso di bottiglia), di 733 patogeni.
Questi batteri patogeni sono stati fatti crescere in presenza di vari antibiotici diversi ed il risultato è stato che l’88,2% dei batteri è risultato resistente ad almeno un antibiotico.
In particolare, il 91,6% è resistente alla Eritromicina, il 77,3% alla Ampicillina, 61,7% alla Cefalotina.
Ma come è possibile che anche i batteri presenti nei delfini siano resistenti agli antibiotici? Anche qui la risposta sono le cattive pratiche umane.
Sversamenti di antibiotici in mare fanno sì che queste sostante si diffondano nell’ambiente e, quindi, all’interno degli organismi viventi con risultati veramente dannosi.
E’ indispensabile, dunque, che queste sostanze vengano distribuite e usate con una certa ragionevolezza e attenzione, evitando comunque un loro uso in maniera ingente e che siano smaltite con altrettanta saggezza.
Ovviamente i delfini che sono stati catturati per il test sono stati poi rilasciati, tornando liberi di nuotare per le coste della Florida.
FONTE: Science Daily
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