Benedetto Levi di Iliad: "abbiamo successo perchè gli altri non sono trasparenti"

Benedetto Levi di Iliad: 'abbiamo successo perchè gli altri non sono trasparenti'
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Intervista per Benedetto Levi, l'amministratore delegato di Iliad Italia che nelle ultime settimane è stato intercettato da varie testate nazionali per discutere del successo riscontrato dalla società da lui diretta, che in poco più di due mesi è arrivata a toccare quota 2 milioni di clienti.

Quest'oggi il CEO si è concesso ai microfoni de La Stampa. La chiacchierata è stata l'occasione per parlare del posizionamento della compagnia francese in un mercato non facile come quello italiano, storicamente dominato da quattro operatori mobile e che negli ultimi mesi si è aperto ad Iliad ed Ho Mobile, sebbene quest'ultimo sia comunque controllato da Vodafone.

Secondo Levi gli utenti si fidano di Iliad perchè offre più servizi ed è trasparente. L'esempio è "Ti Ho Cercato" e la Segreteria Telefonica. Levi ha affermato che con Iliad "questi servizi sono inclusi", ma c'è un altro aspetto da tenere conto: "non nascondiamo nessun costo, non ci sono trappole. Ma la trasparenza è anche nel modo in cui si comunica con gli utenti: ad esempio, all’inizio c’è stato qualche ritardo nella spedizione delle schede SIM perché la richiesta è stata enorme: ci siamo scusati, abbiamo fatto meglio".

Il giornalista ha cercato di spostare l'attenzione di Levi sulla situazione politica attuale italiana, ma trattandosi di un tema particolare e delicato l'amministratore delegato l'ha dribblato abilmente: "la politica è un mondo che riguarda tutti in quanto cittadini, noi forniamo un servizio importante ma limitato. Inoltre la strategia per l’ingresso in Italia era stata decisa molto prima: il mercato delle telecomunicazioni era in stallo da anni, e noi siamo arrivati con l’intenzione di cambiarlo".

Nel corso dell'intervista Levi ha anche reso noto che ad oggi in Iliad lavorano oltre 200 dipendenti, un numero destinato a salire nei prossimi mesi.