
La Biblioteca di Alessandria d'Egitto era la più grande del Mondo Antico
INFORMAZIONI SCHEDA
La famosa biblioteca di Alessandria d'Egitto fu uno dei più importanti depositi di conoscenza del mondo antico. Costruita nel IV secolo a.C., fu il centro culturale ed intellettuale ellenistico per antonomasia. Si diceva contenesse mezzo milione di rotoli di papiro, tra cui opere di Platone, Aristotele, Omero, Erodoto e molti altri.
Nel V secolo d.C., tuttavia, la biblioteca aveva sostanzialmente cessato di esistere. Con molte delle sue collezioni rubate, distrutte o semplicemente lasciate andare in rovina, non esercitava più l'influenza che aveva una volta.
Alessandro Magno fondò la città di Alessandria, in Egitto, all'estremità nord-occidentale del delta del Nilo intorno al 331 a.C. Quando morì (ci sono numerose speculazioni circa la misteriosa morte di Alessandro Magno), otto anni dopo, il suo impero fu diviso tra i suoi generali. Uno di loro, Tolomeo I, divenne il sovrano d'Egitto e stabilì la sua capitale ad Alessandria. Sotto il suo regno e quello dei suoi discendenti, la città crebbe fino a diventare una delle città più grandi e prospere del periodo ellenistico (dal 323 a.C. al 30 a.C.).
"La biblioteca fu probabilmente creata subito dopo la fondazione di Alessandria, intorno al 331 a.C.", è ciò che pensano Willeke Wendrich e Joan Silsbee, rispettivamente professore di archeologia egizia e di archeologia culturale africana presso l'Università della California. "Ma non è chiaro se la biblioteca sia stata fondata da Alessandro, Tolomeo I o Tolomeo II [suo figlio], ma sembra probabile che sia stata realizzata sotto quest'ultimo, che regnò dal 284 al 246 a.C."
Una leggenda persistente, tuttavia, sostiene che la biblioteca fu fondata quando uno dei sudditi di Tolomeo I, un ateniese di nome Demetrio di Falereo, propose di costruire un edificio per ospitare tutti i manoscritti conosciuti al mondo. Il grande progetto di Demetrio era quello di erigere un luogo di apprendimento che potesse rivaleggiare con il famoso Liceo di Aristotele. "Si chiamava Museion, o 'Luogo delle Muse'", afferma Wendrich. Le muse erano le nove dee greche delle arti (la parola "museo" deriva da "museion").
Zenodoto di Efeso fu considerato il primo bibliotecario, sia sotto Tolomeo I che sotto Tolomeo II. Fu responsabile della creazione della prima edizione critica di Omero, un'opera che tentava di determinare quali parti dell'Iliade e dell'Odissea fossero originali e quali furono aggiunte da autori successivi. Zenodoto, oltre a dedicarsi alla propria poesia, curò anche l'operato di altri poeti antichi, tra cui Esiodo, autore del racconto dell’evirazione di Urano.
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