Che ne sarà di Bitcoin dopo il Merge di Ethereum? Il parere degli esperti
Il Merge di Ethereum è iniziato poche ore fa, e già sono in molti a domandarsi cosa esso significhi per il futuro delle criptovalute e della blockchain in generale. Una serie di esperti, in particolare, ha discusso del futuro di Bitcoin dopo il passaggio di Ethereum al Proof-of-Stake, che sembra rendere il Proof-of-Work obsoleto.
Coindesk, in particolare, ha raccolto una serie di analisti ed esperti per cercare di capire quali saranno le conseguenze di The Merge su Bitcoin e, inaspettatamente, sembra essere opinione piuttosto diffusa che i prossimi cambiamenti nel mondo crypto toccheranno solo incidentalmente il token di Satoshi Nakamoto.
Come facilmente prevedibile, il grosso dell'impatto di The Merge sarà su Ethereum stesso, poiché il passaggio dai sistemi Proof-of-Work a quello Proof-of-Stake dovrebbe essere una vera e propria rivoluzione per la blockchain ETH (la seconda al mondo per importanza, con il relativo token che sfiora i 200 miliardi di Dollari di market cap). Per questo, molti stanno guardando attentamente la migrazione dei miner di Ethereum verso ETC, o Ethereum Classic.
Il Co-Fondatore di Ethereum Anthony di Iorio e il CEO di Hiro Alex Miller sembrano essere concordi nel fatto che "il Merge era una certezza già da molto tempo, perciò è stato già preso in considerazione per quanto riguarda la fluttuazione dei prezzi delle criptovalute", stando a quanto riporta di Iorio. Miller aggiunge che "ogni giorno, negli scorsi mesi, i prezzi si sono aggiustati tenendo conto dell'avvicinarsi di The Merge: è come se il grosso dell'evento si fosse già verificato". Insomma, pare estremamente improbabile che il prezzo di Bitcoin inizi a risentire improvvisamente del Merge, sia in positivo che in negativo.
A dimostrarlo ulteriormente sono i prezzi attuali di Bitcoin ed Ethereum che, anche in queste ore e in pieno Merge, si mantengono su valori decisamente stabili: per esempio, Bitcoin perde solo lo 0,99%, attestandosi attorno ai 20.145 Dollari, mentre Ethereum viene scambiato per 1.604 Dollari e guadagna un misero 0,24% rispetto a ieri.
Resta però da capire che ne sarà del Proof-of-Work a lungo termine: i sistemi PoW sono infatti molto più energivori rispetto a quelli PoS ma, secondo il CEO di Hilbert Group Niclas Sandström, sono anche "i più sicuri in termini di stabilità della rete e di decentralizzazione. Al momento non è ancora chiaro se il Proof-of-Stake si confermerà valido sul lungo periodo". Insomma, Bitcoin, la criptovaluta PoW per eccellenza, potrebbe mantenere la sua posizione dominante nel mercato crypto ancora a lungo.
FONTE: Coindesk
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