Bitcoin: nasce a Milano una centrale di mining sotterranea

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Le previsioni degli analisti sul futuro del Bitcoin non spaventano la startup italiana Criptomining, che dallo scorso mese di Marzo ha aperto a cinquecento metri dal Duomo di Milano una vera e propria centrale di mining sotterranea.

L'idea è da attribuire ai giovani imprenditori Massimiliano Porcaro, Matteo Moretti ed Elio Viola, rispettivamente un tecnico informatico, un broker ed un avvocato, che hanno aperto questa attività specializzata nel mining della criptovaluta più famosa al mondo.

Come sapranno tutti coloro che ci hanno seguito su queste pagine negli ultimi mesi, il mining del Bitcoin si basa su alcuni modelli matematici e calcoli che restituiscono come "premio" il Bitcoin.

Viola spiega che il tutto è frutto di un investimento cominciato sei mesi fa, che con 60.000 Euro ha permesso loro di comprare dodici macchine. Nessun finanziatore esterno, quindi, ma solo i risparmi che avevano messo da parte e che hanno deciso di investire in un progetto su cui credevano. La struttura si trova al piano -3 di uno dei coworking più centrali di Milano. La scelta è andata sul cuore della città "perchè da qui attraverso l'ufficio al piano superiore possiamo incontrare facilmente investitori potenzialmente interessati" ha affermato Viola.

La collocazione sottoterra non è casuale, dal momento che i computer lavorano a ciclo continuo, e soprattutto d'estate quando le temperature aumenteranno, richiederanno uno sforzo maggiore. Tra i requisiti della stanza figura infatti il limite di 20 gradi, altrimenti i computer si spengono. C'è anche presente un condizionatore gigante, insieme ad un microprocessore di ultima generazione, in grado di generare fino a "48 mila BTU".

"Con le nostre macchine riusciamo ad ottenere circa 0,02 Bitcoin al giorno" afferma Moretti, il quale sottolinea come al valore attuale 1 BTC equivale quasi 7000 Dollari, che consente ai tre di di ripagare tutte le spese già "al sei del mese".