Bitcoin, ogni transazione produce rifiuti elettronici pari a due iPhone 12 Mini

Bitcoin, ogni transazione produce rifiuti elettronici pari a due iPhone 12 Mini
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Di recente, anche Elon Musk ha mostrato l'inquinamento di Bitcoin, episodio immediatamente successivo alla marcia indietro di Tesla sulla regina delle criptovalute, ma un nuovo studio ha posto l'attenzione su un altro fattore molto preoccupante.

Se da un lato, infatti, si sta cercando di risolvere la questione riducendo le emissioni, l'impatto sulla produzione di rifiuti elettronici, i cosiddetti e-waste, è ancora a livelli elevatissimi.

Per l'esattezza, sul paper pubblicato su Resources, Conservation and Recycling sono emerse alcune stime proprio sulla produzione di rifiuti elettronici prodotti dall'ecosistema Bitcoin annualmente. Per l'esattezza, si stima che il network di Bitcoin utilizzi attualmente 30,7 kilotoni metrici all'anno, paragonabile a quanto riesca a produrre l'intera Olanda in un anno in termini di piccoli rifiuti elettronici.

In termini di singole transazioni, invece, le stime parlano di 272 grammi per singola transazione, equivalente a circa due iPhone 12 Mini, come ha suggerito il The Guardian in merito alla questione.

L'aspetto più preoccupante è che questa produzione costante comporta anche il potenziale rilascio di sostanze chimiche. Ma da dove arrivano questi rifiuti? Principalmente, si tratta di una costante ricerca di materiale più prestante ed efficiente da parte dei miner, pertanto la vita media degli ASIC dedicati alla validazione delle transazioni si attesta su un anno e una manciata di mesi.

A proposito di criptovalute ed energia pulita, lo Stato di El Salvador userà l'energia dei vulcani per il mining.