Black Friday, Amazon risponde ai sindacati e difende i salari

Black Friday, Amazon risponde ai sindacati e difende i salari
di

Questa mattina abbiamo riportato su queste pagine il comunicato diffuso da alcune sigle sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione nello stabilimento di Piacenza di Amazon, in vista del Black Friday. Immediata è arrivata la risposta di Amazon in un lungo comunicato.

La società ha voluto sottolineare come "i salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica, e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it e l’assicurazione sanitaria privata. Amazon offre inoltre opportunità innovative ai propri dipendenti come il programma Career Choice, che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale", ma ha anche invitato gli stessi sindacati a prenotare una visita presso il centro di distribuzione per rendersi conto delle condizioni lavorative.

Sulla vertenza per la stabilizzazione dei 1.951 lavoratori, Amazon sostiene di aver "rivisto con attenzione i dati relativi ai contratti di lavoro nel 2017 presso il nostro sito di Castel San Giovanni e i numeri in nostro possesso confermano una situazione di rispetto delle norme di legge e contrattuali. Dal momento che continuiamo a crescere in Italia, continueremo a creare ulteriori posti di lavoro a tempo indeterminato e opportunità di crescita e di carriera. Abbiamo investito 1 miliardo e 600 milioni di euro e creato 5,200 posti di lavoro da quando abbiamo aperto in Italia nel 2011. A Castel San Giovanni lavorano 1650 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, la maggior parte dei quali è stato convertito da contratti in somministrazione. Le conversioni da contratti in somministrazione a tempo indeterminato sono state 500 nel 2016, 270 nel 2017 e 115 nel 2018 e continueranno ancora nel corso dell’anno".

Amazon ha anche voluto difendere il sistema aziendale di premi, sottolineando come vengano effettuate annualmente delle verifiche per assicurare che gli stipendi siano equi e competitivi, e per il 2018 è risultato che i salari sono tra i più alti del settore della logistica.

La compagnia ha anche allontanato le accuse secondo cui non avrebbe coinvolto le organizzazioni sindacali nella nuova organizzazione del lavoro: "in Italia così come negli altri Paesi in Europa in cui siamo presenti, manteniamo relazioni con le rappresentanze dei lavoratori. Sono stati diversi gli incontri avvenuti fino ad oggi a seguito dei quali ci siamo attivati mettendo in campo una serie di azioni volte all'ulteriore miglioramento dell'ambiente lavorativo".

Per quanto riguarda le turnazioni notturne, che secondo i sindacati sarebbero state introdotte uniteralmente dalla direzione aziendale, Amazon sostiene che obiettivo della società è "assicurarci che la nostra organizzazione dei turni sia in linea con le esigenze dei nostri dipendenti e al tempo stesso ci permetta di soddisfare le aspettative dei nostri clienti", ed è proprio con questo spirito che lo scorso Maggio è stato introdotto il nuovo modello di terzo turno, allo scopo di "allineare la pianificazione tra diversi reparti per garantire una programmazione appropriata per i dipendenti e soddisfare le aspettative dei clienti". Amazon ci tiene a sottolineare di aver garantito "una maggiorazione del 25% per il terzo turno (dalle 20:00 alle 04:00). Il carattere permanente su tutto l’anno di questo turno, oltre alla particolare articolazione (tra le 20:00 e le 04:00), richiede di incentivare questa turnazione in maniera diversa. Il terzo turno è su base volontaria. Il turno di notte standard, che viene istituito solo nelle settimane del picco, e sempre su base volontaria e viene pagato di conseguenza con una maggiorazione del 15%".

Chiusura sugli straordinari, che nei periodi di picco come Prime Day, Black Friday e simili, vengono stabiliti "in dialogo con il nostro personale almeno con 4 settimane di anticipo, garantendo che i dipendenti possano organizzare il loro tempo nel miglior modo possibile. Il CCNL indica che un’azienda può richiedere fino a 250 ore di straordinario all’anno. Quest’anno abbiamo chiesto 32 ore di straordinario per coprire il periodo di picco (1 mese, dall’ultima settimana di novembre a Natale)".

Il comunicato completo è disponibile a questo indirizzo.