La bolla degli influencer sta per scoppiare? L'analisi di una PR specialist
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"Tutti pazzi per gli influencer". Questo potrebbe essere il nome di un film che analizza il successo degli ultimi anni della principale figura professionale dell'era dei social network. Sono molte le persone che sognano di fare questo lavoro e infatti i profili aperti dagli aspiranti influencer sono sempre di più.
Questa situazione di saturazione del mercato si è già vista più volte in passato, dalla bolla delle dot-com fino ad arrivare alla più recente legata alla Blockchain e ai Bitcoin. Per questo motivo, diversi esperti sostengono che presto il mercato degli influencer potrebbe subire un importante ridimensionamento. La PR Specialist Rachel Briant ha quindi deciso di analizzare l'attuale situazione in un articolo titolato "La bolla degli influencer sta per scoppiare?".
"Con articoli su 'come diventare un influencer' che spuntano come funghi sembra che chiunque abbia uno smartphone e una connessione Wi-Fi possa rubare un pezzo della torta del mercato degli influencer", scrive Rachel Briant. La PR Specialist porta poi l'esempio di altri esperti del settore, come il DJ King Sfiso, nel settore da parecchi anni. "Essere influenti richiede molto lavoro, dedizione, pazienza, disciplina e rispetto per ciò che fai. [...] Il sogno è gratuito, ma [...] se ci sei dentro per la ragione sbagliata, ti arrenderai facilmente".
Per quanto riguarda gli influencer più piccoli, Rachel Briant porta alcuni esempi per dimostrare come essi possano in realtà essere più remunerativi rispetto ad alcune personalità che dispongono di più follower ma di meno "presa" sul pubblico. "L'influencer @Arii non è riuscita a vendere una piccola gamma di magliette nonostante i suoi due milioni di follower su Instagram, mentre un'altra influencer IG chiamata Belle Delphine ha ottenuto un ottimo successo quando ha offerto la sua acqua della vasca da bagno ai follower", si legge nell'articolo.
Per concludere, l'era degli influencer potrebbe continuare più di quanto si pensi, ma semplicemente potrebbe esserci un cambio di strategia da parte dei brand. Probabilmente coloro che non sono "genuini" non dureranno ancora per molto. "Quando si cerca di lavorare con gli influencer, è importante assicurarsi che siano sinceramente appassionati di ciò che creano e che si siano basati su un marchio unico che ha un track record, con follower attivamente coinvolti e una comunità esistente che può essere sfruttata - online e offline", scrive Rachel Briant.
FONTE: The Media Online
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