Una bomba nucleare scomparsa è stata nascosta per decenni al largo degli USA

Una bomba nucleare scomparsa è stata nascosta per decenni al largo degli USA
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Un oggetto del peso di 3.500 chilogrammi, lungo quasi 6 metri, e carico di 200 chili di esplosivo convenzionale, giacente silenziosamente sul fondo dell'oceano. Stiamo parlando di una bomba nucleare Mark 15 persa dalla U.S. Air Force nel 1958 al largo della costa della Georgia, negli Stati Uniti.

La storia inizia con una collisione aerea durante una missione di addestramento, costringendo il pilota a sganciare la bomba nel mare per poter atterrare in sicurezza. Da allora, nonostante le ricerche e le indagini, la bomba è rimasta introvabile, sepolta da qualche parte sotto la superficie dell'oceano e della sabbia.

Ma la questione si complica ulteriormente quando si parla della capsula di plutonio. Mentre il governo e i militari statunitensi hanno sempre sostenuto che la bomba non conteneva una capsula di plutonio al momento del suo sgancio, una lettera del 1966 declassificata nel 1994 ha messo tutto in discussione, suggerendo che la bomba fosse un'arma nucleare completa, plutonio incluso. Questo ha alimentato ulteriori dibattiti e teorie del complotto, rendendo la bomba persa una sorta di leggenda urbana della Guerra Fredda.

Nonostante le sporadiche ricerche e i tentativi di recupero, la posizione esatta della bomba rimane un mistero (ne sono andate perdute 30 in tutto). Alcuni ritengono che sia meglio lasciarla dov'è, dato che il tentativo di recuperarla potrebbe essere più pericoloso che lasciarla sepolta. Altri, invece, sono spinti da una curiosità insaziabile e dal desiderio di chiudere un capitolo oscuro della storia militare americana.