Bombe nucleari per creare un mare interno nel Sahara, il folle piano in Africa

Bombe nucleari per creare un mare interno nel Sahara, il folle piano in Africa
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Da quando sono state inventate, le bombe nucleari hanno seminato distruzione e caos, ma sono state protagoniste anche di molti folli piani. Uno di questi vedeva l'ida di utilizzare gli ordigni per inondare parti del Sahara, dal momento che ampie sezioni del deserto di sabbia più grande del mondo si trovano sotto il livello del mare.

Originariamente un'idea simile venne proposta dall'ingegnere scozzese Donald McKenzie che voleva inondare il bacino di El Djouf con il "Mar del Sahara". L'idea era quella di creare un canale lungo 644 chilometri dal Marocco, creando così un mare interno all'incirca delle dimensioni dell'Irlanda con la bellezza di 96.560 chilometri quadrati.

I piani per la creazione di un mare nel Sahara, insomma, sono stati davvero tanti. L'ultimo è stato chiamato "progetto Plowshare" ed era un'iniziativa della Commissione per l'energia atomica degli Stati Uniti. L'obiettivo era utilizzare la denotazione "pacifica" delle bombe nucleari per creare i canali necessari per inondare la depressione di Qattara che si trova a 60 metri sotto il livello del mare.

Tuttavia l'uso di detonazioni nucleari pacifiche è stato vietato da diversi trattati internazionali e il progetto Plowshare è stato interrotto nel 1977.

Insomma, questo mare nel Sahara (come quello che c'era 10mila anni fa) non s'ha da fare.

Nonostante ciò, nel 2018 c'è stata un'altra idea simile da un'azienda della Silicon Valley - chiamata Y Combinator - che per combattere il riscaldamento globale voleva inondare l'area desertica di Algodones Dune in California. Il piano è creare milioni di micro-serbatoi quadrati di 0,4 ettari per permettere alle alghe di crescere e agire come un serbatoio di carbonio.

Il prezzo? Circa 50 trilioni di dollari.