Boom, appena confermata l'età della galassia più distante di tutte ed è incredibile

Boom, appena confermata l'età della galassia più distante di tutte ed è incredibile
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Nonostante il telescopio spaziale James Webb stia avendo qualche piccolo problema qua e là, la sua operatività è sempre encomiabile. Grazie allo strumento - e agli sforzi combinati di altri "colleghi" - recentemente gli astronomi hanno potuto osservare la galassia più distante di tutte.

Il James Webb prima di tutto ha utilizzato l'ammasso di galassie chiamato Pandora's Cluster (Abell 2744) come lente gravitazionale per ingrandire le strutture cosmiche ancora più lontane e ha trovato 19 oggetti luminosi che sembrano essere le prime galassie del nostro universo (a proposito, ecco a voi la galassia più grande di tutte).

Fino ad ora, nessuna delle galassie antiche osservata dal JWST è stata confermata, perché per farlo si devono svolgere una serie di osservazioni da altri punti di vista. "Se tutti questi candidati galattici ultra distanti fossero reali, ne avremmo troppi troppo presto, costringendoci a ripensare a come le galassie iniziano a formarsi all'interno dell'Universo", scrive l'astrofisico Ethan Siegel. “C'è un'enorme differenza tra la luce emessa da una galassia lontana e la luce che arriva ai nostri occhi dopo aver viaggiato per miliardi di anni luce attraverso l'Universo."

Gli addetti ai lavori hanno scelto una galassia chiamata GHZ2/GLASS-z12, molto luminosa e robusta. La sua luce ha viaggiato per oltre 13,184 miliardi di anni e ha percorso una distanza di almeno 26,596 miliardi di anni luce. Così, per esaminarla, gli addetti ai lavori si sono rivolti ad ALMA, il telescopio terrestre più costoso al mondo.

Le osservazioni confermano l'età della galassia: quindi GHZ2/GLASS-z12 è nata solo 367 milioni di anni dopo il Big Bang. “Il lavoro di JWST è appena iniziato, ma stiamo già adattando i nostri modelli di come si formano le galassie nell'Universo primordiale per corrispondere a queste osservazioni. La potenza combinata di Webb e dell'array di radiotelescopi ALMA ci dà la fiducia necessaria per spingere i nostri orizzonti cosmici sempre più vicini all'alba dell'Universo", afferma infine Jorge Zavala, dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone.

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