Boom Telegram in Russia: crescita del 66% dopo ban Facebook e Instagram

Boom Telegram in Russia: crescita del 66% dopo ban Facebook e Instagram
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La guerra in Ucraina ha sconvolto il mondo tech in Russia, dal commercio di prodotti hardware e software fino ai social network. Mentre la pirateria raggiunge numeri record in Russia, i cittadini si riversano su Telegram per sostituire Facebook e Instagram dopo il loro ban.

La piattaforma di Pavel Durov sta giovando molto dal blocco delle piattaforme di casa Meta, almeno secondo i dati raccolti da Mediascope e citati da Forbes Russia: la popolazione russa dai 12 anni in su sta progressivamente abbandonando Instagram e Facebook per passare a Telegram, tanto che in quest’ultimo servizio l’audience media giornaliera è cresciuta del 66%, da 25 milioni di persone a gennaio a 41,5 milioni di persone a luglio.

Al contrario, su Instagram si è passati da 37,8 milioni di utenti al giorno (dati di febbraio 2022) a 10,6 milioni di utenti attivi quotidianamente a luglio; su Facebook il calo è stato inferiore, da 9 milioni di persone a febbraio a 1,9 milioni a luglio. Ciò che sorprende è che il social network nazionale VKontakte non ha ricevuto un aumento di utenti pari a Telegram, dato che è passato “soltanto” da 46 milioni di persone a gennaio a 50 milioni a luglio; tuttavia, ciò sarebbe dovuto semplicemente alla base d’utenza già alta prima dell’inizio del conflitto.

Secondo Artem Kozlyuk, capo dell'organizzazione pubblica Roskomsvoboda, “il pubblico di Facebook e Instagram avrebbe potuto diminuire, ma non così drasticamente”, e secondo lui i calcoli di Mediascope andrebbero rivisti alla luce dell’utilizzo delle VPN. Un portavoce del centro di ricerca ha affermato però che i dati vedono “il quadro completo del consumo dei media”, compresi i casi in cui gli utenti si affidano a VPN.

In tutto ciò, a fine giugno 2022 Telegram ha lanciato l’abbonamento Premium.